Thursday 25 April, 2024
HomeItaliaAttualità ItaliaAlluvione Emilia-Romagna: 14 morti, è ancora allerta rossa

Salgono a quattordici il numero delle vittime in Emilia-Romagna, sommersi nelle loro case, la maggior parte anziani. Nuovi allagamenti a Ravenna, riaperta la circolazione sull’A14

Sale tragicamente il numero delle vittime in Emilia-Romagna dove i civili stanno combattendo oramai da giorni contro l’alluvione che ha colpito la regione. Vittime tra Bologna e Cesena, quattordici morti che per salvare la propria casa, la loro vita, sono stati sommersi dalla potenza dell’acqua.

Nuovi allagamenti anche nel Ravennate dove c’è un nuovo disperso causato dalle piene del Senio e del Santerno. La conta dei morti e dispersi tende ad aumentare. In mattinata, nuova evacuazione a Conselice, in provincia di Ravenna, dove l’acqua, a ridosso del canale destra Reno, sta aumentando.

L’avviso viene dato alla popolazione, dalla sindaca, Paola Pula che ha ordinato alla cittadinanza che abita nella zona rurale di mettersi in sicurezza recandosi ai piani superiori delle loro abitazioni, con acqua, cibo e se possibile un cellulare con carica batteria. “Chi non ha possibilità di salire ai piani alti deve evacuare l’abitazione se non già allagata e trovare una congrua collocazione nelle vicinanze”, ha comunicato la prima cittadina.

Riaperta l’A14

Nel frattempo, riaperta alla viabilità l’A14 nel tratto compreso tra Faenza e Forlì in entrambe le direzioni. La chiusura era stata necessaria per permettere alla task force di Aspi di proseguire i lavoro nella notte velocizzando il ripristino della viabilità. Naturalmente si registrano, in entrambe le direzioni, 5km di coda tra il bivio con la direzione di Ravenna e Forlì verso Ancona.

Ancora allerta rossa, però, in Emilia-Romagna. Nel Ravennate chiuse scuole ed impianti sportivi anche nella giornata di oggi. Lo fa sapere il Prefetto: “Considerate le condizioni di criticità metereologiche, idrauliche e idrogeologiche”, si è prevista per il 19, 20 e 21 maggio la chiusura su tutto il territorio provinciale delle scuole di ogni ordine e grado; impianti sportivi pubblici e privati; centri di aggregazione giovanile; centri diurni per anziani e disabili e centri socio-occupazionali e cimiteri.

Ancora paura nella notte. A Ravenna nuovi allagamenti ed evacuazioni. In diversi paesi ci sono ancora bitazioni e quartieri senza luce e acqua potabile, mentre in montagna alcune frazioni sono isolate a cause delle frane, soprattutto nel Forlivese.

La situazione complessiva per un’emergenza unica nel suo genere, mai verificatasi da oltre cent’anni sta richiedendo impegno e dedizioni massimi da parte di tutte le componenti del sistema di Protezione Civile, sempre disponibili, professionali e coraggiose, a cui va il mio commosso ringraziamento”, queste le parole del Prefetto di Ravenna, Castrese De Rosa.

La strage degli anziani

A pagare con la vita, però, gli anziani. Soli in casa, intrappolati, fragili nel combattere contro la potenza dell’acqua, all’interno delle loro abitazioni che diventano bare. Come a Sant’Agata sul Santerno, nel Ravennate, dove il borgo che porta il nome del fiume che lo attraversa, ha portato via la vita di un 89enne. L’anziano è stato ritrovato nella sua casa, nel suo lettino di malattia. Non poteva alzarsi. La moglie gli è stata vicina fino all’ultimo, ma invano. Poi è stata salvata dai Vigili del fuoco.

Un’altra donna, ultranovantenne, con problemi di mobilità, è stata trovata morta. Altra vittima, un 75enne di Castel Bolognese, che non ha voluto lasciare la propria casa neanche all’arrivo della piena. Delio Foschini e Dorotea Delle Fabbriche, 70enni, trovati morti uno accanto all’altro nelle loro casa a Russi, in provincia di Ravenna. Avrebbero deciso di scendere al piano terra per cercare di mettere al sicuro i loro elettrodomestici quando, rimasti incastrati, sono stati portati via dall’acqua, oppure morti folgorati.

E ancora un’altra vittima è quella nel Lughese, forse un altro anziano ultrasettantenne, mentre a Boncellino, nel Ravennate, arriva la segnalazione di un disperso, e potrebbero essercene altri, con un bilancio che tragicamente sta aumentando ogni ora che passa.

L’acqua porta con sé fango. Forlì e Cesena (comprese le province) vedono le loro strade devastate. Il sindaco di Forlì parla di “una situazione apocalittica”, fino ad arrivare alla costiera Adriatica, con Rimini, Riccione e Cervia.

A Cesena è stata salvata una famiglia con un bimbo che aveva appena venti giorni, ma tante sono le famiglie isolate, soprattutto sulle colline mangiate dalle frane, senza luce né acqua potabile, zone in cui i soccorsi fanno fatica ad arrivare.

Frequenti le interruzioni di luce e gas tra le provincie di Ravenna e Forlì-Cesena. Nel tardo pomeriggio di ieri, gli utenti ancora staccati dalla rete erano 18.500 contro i 27mila della mattinata. Grande sforzo quello della task force dell’Enel che ha ispezionato con gli elicotteri le linee compromesse per consentire al personale di intervenire.

Oltre 40 i Comuni colpiti

I Comuni colpiti sono 42 (ieri erano 23), aumenta il numero delle strade chiuse e bloccate, oltre 400, e anche quello delle frane, quasi 300 in oltre 60 Comuni. “Ci sono danni per miliardi, sarà un lavoro immane”, dichiara il governatore della regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini. Il governo chiede aiuto all’Europa attraverso un fondo solidarietà.

Ieri alle ore 15 circa è stato riaperto anche l’ultimo tratto autostradale A14, chiuso per l’esondazione del Montone, tra il bivio con la diramazione per Ravenna e Cesena Nord, mentre sull’A1, all’altezza di Sasso Marconi, uno smottamento causato dalle precipitazioni, ha provocato code e disagi.

Nella regione è ancora allerta rossa, le precipitazioni arriveranno anche nei prossimi giorni. 10mila gli sfollati, danni per miliardi. L’Emilia-Romagna per alzarsi avrà bisogno di un grande sforzo.

Autore

Andrea Bocchini

Classe ’98. Laureato in Comunicazione giornalistica, pubblica e d’impresa a Bologna. La mia più grande passione, il giornalismo. Scrivere, leggere e viaggiare i miei più grandi interessi. Il mio amore musicale, Fabrizio de Andre, il mio motto: “Per chi viaggia in direzione ostinata e contraria”.