Una serata con il giovanissimo atleta che si è distinto alle ultime Olimpiadi
Il nuotatore Alessandro Ragaini, e il suo allenatore Andrea Cavalletti, sono stati ospiti del Panathlon Club di Jesi, nella sala del Lampadario del Circolo Cittadino.
Alessandro, classe 2006, ha ricevuto l’ennesimo riconoscimento, in questo caso una felpa personalizzata dal Club jesino, che già lo aveva avuto come ospite nella manifestazione che premiava lo studente – atleta che riesce a coniugare al meglio studio e sport.
Dopo il saluto di benvenuto da parte del presidente Andrea Moriconi, il vice sindaco Samuele Animali ha confermato come Jesi ed i suoi dintorni, restino saldamente fra i centri che maggiormente si distinguono per la loro capacità di far crescere campioni.
«Pur nelle difficoltà economiche ed anche logistiche che uno sport come il nuoto richiede», gli ha fatto eco il vice presidente internazionale Luigi Innocenzi.
Il Governatore dell’Area 5, Stefano Ripanti, presente ad ogni evento che metta in rilievo le potenzialità dei “nostri” atleti, ha anche guardato al futuro, a chi, come ha ribadito il presidente del CONI regionale Fabio Luna, rappresenterà il nostro punto di riferimento per le future manifestazioni sportive che ci porteranno, tutti, alle Olimpiadi Los Angeles 2028.
Fra i presenti, Valentina Iobbi, presidente del Club di Osimo, Domenico Vannicola del Club di Ascoli Piceno, Marco Paolinelli, vice presidente del club di Senigallia.
Sono stati questi personaggi, insieme al pubblico interessatissimo, a porre le domande sia ad Alessandro che al suo allenatore Andrea Cavalletti, in una intervista alla quale ha partecipato anche il nuovissimo presidente della Federazione italiana nuoto delle Marche, Mauro Antonini.
Con Ragaini e Cavalletti l’argomento è stato incentrato sull’avere talento e voglia di imparare, sui margini di miglioramento dopo gli straordinari risultati ottenuti soprattutto alla prima partecipazione olimpica di Parigi, «un’emozione unica – come ha raccontato il golden boy del nuoto nazionale – mi sono divertito ma ho anche imparato dai più esperti che sono scesi in vasca con me».
Il presidente della FIN ha espresso soddisfazione, aggiungendo che costruire impianti sportivi è costoso e la nostra regione ne avrebbe davvero bisogno, visti i tanti talenti emergenti, come Alessandro.