Una donna su tre, tra i quindici ed i settant’anni, sulla base dei numeri Istat ha subito violenza sul lavoro
Il libro analizza le molteplici forme della molestia in ufficio o in azienda e indica concreti strumenti per prevenire le condotte abusanti; le statistiche – dato Istat – raccontano che una donna su tre, tra i quindici ed i settant’anni, ha subito violenza sul lavoro. Le forme più diffuse sono quella verbale (56%), mobbing (53%), abuso di potere (37%), offesa fisica (10%), stalking (6%) e cyber violenza (2%).
Troppo spesso i luoghi di lavoro si trasformano in incubi dolorosi e profondi, in grado di infliggere violenze fisiche e morali incancellabili.
Questo libro, opera della scrittrice e imprenditrice marchigiana Elisabetta Pieragostini, attivista anti-gender gap, racconta direttamente dalla viva voce delle vittime le esperienze subite all’interno dei contesti professionali offrendo testimonianze potenti e toccanti, per poi approfondire modalità, forme e cause di un fenomeno, purtroppo in progressiva crescita.

Il saggio dal titolo “Oltre il silenzio. (Ri)conoscere la violenza “, edito da Fall in Lov, unisce testimonianza e analisi passando in rassegna, per la prima volta, strumenti operativi utili per promuovere e realizzare concretamente ambienti professionali più inclusivi ed umani. L’obiettivo è disinnescare comportamenti abusanti sul lavoro, nella convinzione di fondo che la loro intima radice risieda in un ancora intatto, antico e contemporaneo divario sociale tra uomini e donne.
Secondo il Global Gender Gap Report Index del World Economic Forum del giugno 2025, ci vorranno 123 anni per colmare il divario di genere a livello mondiale; l’Italia è posizionata male all’ottantacinquesimo posto su 142 Paesi e se ci riferiamo al contesto europeo al ventisettesimo posto su trenta, seguito solo da Repubblica Ceca, Ungheria e Turchia. Inoltre, a parità di istruzione, le donne guadagnano fino al 33% in meno degli uomini.
(nella foto l’autrice)