Saturday 23 November, 2024
HomeCulturaMirco Carlini, il secondo romanzo “Narciso femmina” tra introspezione e «ragionamenti di cuore»

Questo non è un romanzo ma una storia di introspezione, scritta non per allietare chi legge ma con la speranza di stimolare delle riflessioni profonde […], provocare quei pensieri che ci aiutino a ragionare nei momenti importanti, con la mente sì, ma anche con il cuore”: scrive così Mirco Carlini nella nota informativa della sua seconda opera Narciso femmina. Una storia d’amore mai iniziata. Non un romanzo, dunque, ma un racconto introspettivo che ha permesso allo scrittore di riepilogare ed analizzare una fase particolarmente delicata della sua vita, e che forse, ai lettori, consentirà di ritrovarsi nelle situazioni descritte dall’autore. O forse no.

Perché per Mirco Carlini – originario di Osimo, di professione consulente finanziario – l’importante è che ciascun lettore si approcci al testo con assoluta libertà, e soprattutto senza alcun tipo di condizionamento o influenza esterna. Sarà alla luce del proprio bagaglio personale che il fruitore di Narciso femmina – ha spiegato Mirco in occasione della presentazione del suo libro – “potrà ritrovarsi o meno” in quanto da lui stesso narrato. E, auspicabilmente, potrà trarne degli spunti di riflessione per effettuare un personale lavoro introspettivo, di analisi completa e a tutto tondo del Sé che alberga in ognuno di noi.

Mirco Carlini presenta Narciso femmina: il secondo libro dell’autore parla di una “storia d’amore mai iniziata”

Scrittore nativo di Osimo, di professione advisor finanziario, ma con una smisurata passione per la letteratura: questo il profilo di Mirco Carlini, giunto a pubblicare il suo secondo libro con la casa editrice anconetana Affinità elettive. Narciso femmina, a differenza della prima opera La nave dei folli – un romanzo storico-finanziario ambientato nell’Olanda del 1600 -, svela molto della personalità di colui che lo ha ideato, che si lascia scoprire attraverso note e sfumature mai emerse prima d’ora.

Pur non trattandosi di un’autobiografia vera e propria, nel racconto c’è moltissimo dell’autore, dei suoi trascorsi personali e delle emozioni vissute in un particolare periodo della sua vita. Lo ha spiegato Mirco stesso in occasione della presentazione della sua seconda opera, tenutasi presso il Chiostro San Francesco di Osimo lo scorso 15 luglio, con la collaborazione dell’associazione culturale Osimo Web.

Il bagaglio privato dell’autore, unito alle esperienze e alle voci di personaggi che vengono citati in Narciso femmina, hanno contribuito alla stesura di una narrazione in cui, come suggerisce il titolo, ad emergere prepotentemente è l’atteggiamento narcisistico di una donna, i cui comportamenti finiranno per gravare, talvolta con conseguenze persino disastrose, sulla vita del protagonista.

A guidare lo scrittore, nella fase di stesura del racconto, sono state soprattutto le emozioni. Emozioni che, come ricordato da Mirco, “se non vengono provate non potranno mai essere trasmesse”. È dunque prerogativa, per qualunque scrittore o aspirante tale, parlare ai lettori con estrema sincerità e franchezza, mettendo a loro disposizione un bagaglio emotivo, esperienziale e umano di cui saranno poi gli altri, coloro che recepiranno l’opera, a farne tesoro. E a trarne ispirazione per intraprendere proprio quel percorso nei meandri del Sé che, a tutti gli effetti, rappresenta l’unico modo con cui arriviamo a conoscerci davvero, nonché ad amarci e a rispettarci come individui prima, ed in seguito come membri di una relazione che contempli l’Altro.

Il libro Narciso femmina, disponibile sia nelle piattaforme online che nelle librerie fisiche, attende solo di essere “gustato” fino all’ultima pagina. Lo scrittore, dal canto suo, ha lasciato un unico imperativo: “La narrativa va letta. Non si racconta, né si può o si deve spiegare, perché è tale solo quando ci permette di riflettere su quello che leggiamo”.

Autore

Vanessa Zagaglia

Laureata in Lettere moderne (2020) e in Filologia moderna (2023) presso l’Università di Macerata. Iscritta all'albo dei giornalisti pubblicisti dal 2023. Appassionata lettrice, e scrittrice per vocazione. Dal 2020 collabora con testate telematiche di impronta generalista e con settimanali che si occupano della sua realtà, quella osimana. La frase che più la rappresenta è tratta dal repertorio di De André: “Guadagnatevi il cielo, conquistatevi il sole”.