Dal 16 maggio al 14 settembre, le sale di Palazzo Bisaccioni ospitano la mostra Renato Paresce e Les Italiens de Paris, a cura di Stefano De Rosa, promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi in collaborazione con il Centro Studi Osvaldo Licini e il Comune di Monte Vidon Corrado.
La mostra prosegue idealmente il suo viaggio nelle Marche, dopo la prima tappa alla Casa Museo Osvaldo Licini, proponendo un racconto originale e raffinato sulla figura di Renato Paresce e sul contesto culturale dei cosiddetti “Italiens de Paris”, artisti italiani attivi nella capitale francese nei primi decenni del Novecento.
Al centro dell’esposizione, un nucleo selezionato di opere di Paresce provenienti da una prestigiosa collezione marchigiana, accompagnate da lavori di altri protagonisti dell’avanguardia italiana a Parigi: Giorgio De Chirico, Filippo De Pisis, Gino Severini, Mario Tozzi, Alberto Savinio, Massimo Campigli, tra gli altri. Si tratta di un omaggio alla storica mostra collettiva Les artistes italiens de Paris, allestita nel 1928 al Salon de l’Escalier, che sancì il riconoscimento di questi artisti sulla scena internazionale.
L’esposizione
Il percorso espositivo si concentra sulla parabola creativa di Renato Paresce (Carouge, 1886 – Parigi, 1937), pittore autodidatta, giornalista, fisico di formazione e figura eclettica della cultura europea del primo Novecento. Di origine svizzera, con padre siciliano e madre russa, Paresce incarna la complessità e la ricchezza di un’epoca di profonde trasformazioni artistiche, ideologiche e sociali. Dopo gli studi a Firenze e un’intensa attività come corrispondente per La Stampa, si trasferì a Parigi dove iniziò a dipingere e a frequentare i grandi protagonisti dell’arte del tempo: da Picasso a Modigliani, da Djagilev a Diego Rivera.
Il visitatore potrà seguire l’evoluzione stilistica di Paresce, dalla fase post-impressionista e fauve degli anni Dieci fino al raggiungimento di una sintesi personale negli anni Venti, influenzata dal cubismo e dalle istanze del Novecento Italiano. In mostra, opere fondamentali come Il barcone (1913), Le Moulin de la Galette (1913), la Veduta di Parigi (1918), e il suggestivo La Comète (1931), con le sue atmosfere metafisiche e misteriose.
Accanto ai dipinti di Paresce, una selezione di opere degli altri Italiens de Paris, tra cui spiccano il Ritratto di signora di De Chirico (1921), un elegante Ritratto di Marina Severini di Gino Severini, e il Capriccio metafisico di De Pisis, testimonianza della ricchezza espressiva e della varietà di linguaggi del gruppo.