Inaugurata a Palazzo Gallo di Osimo, la Mostra internazionale che fino all’8 ottobre proporrà 70 opere appartenenti a oltre 20 Urban Artist.
Come il gergo della “strada” insegna, l’attitudine indica l’inclinazione e l’approccio con cui “chi pitta” affronta la propria azione espressiva. La specificità originaria di una forma estetica nata direttamente dall’esistenza, dall’esperienza di quartiere, per poi invadere le nostre città ridisegnandone l’orizzonte figurativo. È proprio da tale concetto che prende vita la mostra inaugurata venerdì 7 luglio.
Un’inaugurazione che segna il debutto di PopUp Festival, evento che per i prossimi tre mesi renderà Osimo la patria dell’arte Urbana, nato quindici anni fa per promuovere una generazione di artisti che lavorano in simbiosi con lo spazio collettivo e pubblico, tanto da cambiare il volto delle città che incontrano la loro arte.
Le opere di PopUp Attitude
Divisa in quattro focus, la mostra racconta le varie declinazioni di arte urbana. dall’anima ribelle dei Graffiti a quella monumentale delle manifestazioni istituzionali.
La prima sala ospita il Gruppo OK (108, Alfano, Aris, Dem, Dr Pira e Mr Mondo), una delle crew di Graffiti maggiormente rivoluzionarie della scena italiana.
La seconda sezione è “storica”. E’ una rassegna collettiva degli artisti Joys, Basik e Run, M City, 2501, che individuano rispettivamente quattro differenti filoni: l’analisi sul Lettering e il Post Graffiti, la Street Art, il neo muralismo figurativo e astrattista.
Le sculture di Etnik, Muz e Peeta mostrano come questa modalità espressiva non si limiti a una dimensione pittorica.
L’ala conclusiva di questo coinvolgente iter storico riguarda Zamoc, Allegra Corbo, Moneyless e Twoone, ovvero artisti che hanno interagito con lo spazio pubblico di Osimo realizzando opere d’arte urbana. Con i loro lavori, su legno combusto, tessuto, lavagna o light box, ci aiutano a comprendere la transmedialità di una ricerca che si arricchisce grazie alla varietà dei contesti operativi attraversati.
Le tre sale monografiche finali introducono altrettanti colossi dell’arte urbana italiana. Si tratta di StenLex, duo romano celebre in tutto il mondo per aver creato la tecnica definita “Stencil Poster”, Eron, artista riminese, indiscusso maestro della “Spray Art”, abile a guidarci in una dimensione sospesa nel tempo e nello spazio ed Ericailcane visionario inventore di personaggi fantastici e animali antropomorfi con le sue scene rapite da una versione contemporanea delle favole di Esopo o dalla Batracomiomachia.
Uscendo da Palazzo Gallo, sede dell’intera traiettoria espositiva, nell’adrone monumentale incontriamo “Donna forma“, un’installazione di Giorgio Bartocci che rende omaggio alla figura femminile.