Ad arricchire la mostra “Il sentire e la maschera”, allestita al Palazzo Bisaccioni di Jesi, a cura di Pippo Cosenza e Giuseppe Salerno, con il patrocinio della Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi, anche un opera del maestro incisore Carlo Iacomucci.
La mostra inaugurata il 25 marzo con 23 artisti in mostra, sarà visitabile fino al 16 aprile, con ingresso gratuito. Carlo Iacomucci è nato ad Urbino, dove ha frequentato la Scuola del Libro e dove ha lavorato per anni, anche come docente.
Attualmente da un paio di anni si è trasferito a Monsano, dove ha il suo studio d’arte. Nella sua fertile carriera di incisore e pittore, si è cimentato in percorsi e stili differenti che hanno avuto, come denominatore comune, la tematica del segno attraverso i motivi ricorrenti delle gocce o tracce o segni, che rappresentano la sua inconfondibile impronta.
In molte sue opere, sono presenti anche personaggi e oggetti ricorrenti che danno dinamismo ai suoi lavori e, allo stesso tempo, esprimono un significato simbolico e realistico della natura da difendere.
Nella mostra “Il sentire e la maschera” ha portato in esposizione l’opera intitolata: “Atelier aperto con Volo maschera”, che rappresenta la testimonianza diretta del suo percorso di vita tra arte, colori e passioni.
Insomma una bella occasione per fare un viaggio nell’arte contemporanea e conoscere da vicino la pregevole arte incisoria, che da sempre vede nelle Marche grandi artisti con riconoscimenti internazionali