L’originale mostra che unisce arte e sensibilizzazione ambientale ha riunto pubblico e scuole intorno a contemporaneità e riuso.
Si è conclusa con oltre 3.500 presenze la mostra “Archeoplastica. Storie di scarti e riusi di civiltà” a Palazzo Pianetti, un’esposizione innovativa che ha coinvolto ed emozionato il pubblico attraverso un percorso che intreccia arte e consapevolezza ambientale. Il progetto, ideato da Enzo Suma, noto naturalista e divulgatore, si basa sull’idea di catalogare rifiuti in plastica risalenti agli anni ’60-’80, come veri e propri “reperti” archeologici, per raccontare l’impatto dell’uomo sull’ambiente marino e la storia recente della nostra società.
Educazione e sensibilizzazione: un successo inaspettato
L’allestimento ha animato l’estate jesina offrendo ai visitatori un’esperienza educativa che ha combinato conoscenza del patrimonio e riflessione sulla tutela dell’ambiente. Grazie alla collaborazione con i Musei Civici di Palazzo Pianetti, ATA Rifiuti, la Soprintendenza Archeologica, l’Università Politecnica delle Marche e il Museo Tattile Statale Omero, la mostra è stata realizzata con un approccio ecosostenibile curato dallo studio ilVespaio e il supporto grafico di RossodiGrana. Remaplast di Filottrano, azienda specializzata in plastica riciclabile e compostabile, ha dato un importante contributo per sostenere il progetto.
Coinvolgimento delle famiglie, accessibilità e laboratori per i più piccoli
Numerosi gli eventi collaterali che hanno arricchito l’esposizione: laboratori didattici per bambini curati dall’Università Politecnica delle Marche e ATA Rifiuti, visite guidate serali in collaborazione con Archeoclub di Jesi, e una speciale giornata gratuita dedicata alle famiglie. Particolarmente apprezzata è stata la sezione tattile della mostra, realizzata con la collaborazione del Museo Tattile Statale Omero, che ha permesso ai visitatori, anche non vedenti, di esplorare opere d’arte attraverso il tatto. Il prof. Aldo Grassini, fondatore del museo anconetano, ha guidato i partecipanti in visite tattili uniche, valorizzando ulteriormente l’accessibilità dell’esposizione.
Gli studenti protagonisti: quasi 700 presenze
Tra settembre e ottobre, Archeoplastica ha coinvolto circa 700 studenti di scuole di ogni ordine e grado, che hanno partecipato a visite e laboratori per promuovere una maggiore consapevolezza ecologica e culturale. Le attività sono state curate dai Musei Civici di Palazzo Pianetti, da ATA Rifiuti e dalla Soprintendenza, con l’obiettivo di educare le nuove generazioni a rispettare il nostro ambiente e il patrimonio culturale, attraverso un progetto che l’amministrazione comunale spera di continuare nei prossimi mesi.