Attenzione alle truffe online, alcuni consigli. Donna napoletana denunciata per raggiri assicurativi
Un’attenta indagine condotta dal Commissariato di Jesi diretto dal vice Questore dott. Arena, ha portato alla denuncia di una donna di 52 anni, già nota alle forze dell’ordine, accusata di truffa aggravata. La donna, con abili raggiri, riusciva a carpire denaro a ignari cittadini che cercavano di stipulare polizze assicurative online.
L’ultimo episodio risale allo scorso 25 ottobre, quando un 58enne, intenzionato a vendere la propria auto, si è imbattuto in un’offerta apparentemente vantaggiosa su un sito web. Dopo aver contattato il numero indicato, ha versato 50 euro su una carta Postepay per attivare una polizza giornaliera. Purtroppo, la copertura assicurativa si è rivelata inesistente.
La donna, sfruttando la rete, creava falsi siti di compagnie assicurative e, una volta instaurato il contatto con le vittime, le induceva a effettuare pagamenti su carte Postepay intestate a lei. Attraverso questa modalità, è riuscita a mettere a segno numerosi raggiri, accumulando un ingente profitto.
Come difendersi dalle truffe online?
Il Dirigente del Commissariato di Jesi, Vice Questore Dr Paolo Arena, invita i cittadini a prestare la massima attenzione quando effettuano operazioni online, soprattutto quelle che riguardano pagamenti. “Anche le piccole somme possono diventare un grande guadagno per i truffatori, se moltiplicate per il numero delle vittime“, ha sottolineato Arena.
Ecco alcuni consigli utili per evitare di cadere in trappola:
- Verifica l’attendibilità del sito: controlla se sono presenti i dati identificativi della compagnia (sede, partita IVA, ecc.) e se le informazioni sono chiare e corrette.
- Diffida dalle offerte troppo vantaggiose: se un’offerta sembra troppo bella per essere vera, probabilmente lo è.
- Non fornire mai i tuoi dati personali a sconosciuti: soprattutto quelli relativi alle carte di credito o di debito.
- Utilizza sempre connessioni sicure: evita di effettuare pagamenti online su reti Wi-Fi pubbliche.