Il raggiro a danno di una 65enne residente a Jesi attraverso una falsa vendita online, l’iban del truffatore usato già per altre nove truffe
Si è conclusa con una denuncia per truffa aggravata l’attività investigativa condotta dal personale del Commissariato di Polizia di Stato di Jesi. Un cittadino mantovano di 44 anni è stato deferito in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria competente per aver raggirato una 65enne residente a Jesi attraverso una falsa vendita online.
La vicenda ha avuto inizio lo scorso 4 aprile, quando la vittima si è presentata negli uffici del Commissariato per denunciare di essere caduta in una truffa. La donna aveva notato su Marketplace di Facebook un’allettante offerta per un sollevatore per moto, proposto al prezzo di 240 euro.
Dopo aver contattato il presunto venditore tramite Messenger, quest’ultimo aveva fornito un numero di telefono per una comunicazione più rapida. Attraverso una serie di messaggi WhatsApp, vittima e truffatore si erano accordati per un prezzo finale di 200 euro, da saldare tramite bonifico bancario a un IBAN specificato. La signora jesina aveva prontamente eseguito il pagamento il 26 febbraio, inviando la relativa distinta al venditore.
Tuttavia, con il passare dei giorni e senza ricevere la merce acquistata, i tentativi della donna di ricontattare il venditore si sono rivelati vani, facendole comprendere di essere stata vittima di un raggiro.
Le successive indagini condotte dagli agenti del Commissariato di Jesi, con accertamenti presso Poste Italiane, hanno permesso di risalire all’intestatario del conto corrente sul quale erano confluiti i 200 euro. L’IBAN, infatti, risultava collegato a una carta Postepay Evolution intestata al 44enne mantovano. Ulteriori accertamenti hanno rivelato che il rapporto era stato aperto il 12 febbraio scorso e bloccato il 17 marzo.
Un elemento significativo emerso dalle indagini è che l’uomo non era nuovo a questo tipo di reato, risultando gravato da precedenti specifici. Inoltre, l’IBAN utilizzato per la truffa alla donna jesina era già stato segnalato in ben nove circostanze, in quanto utilizzato per far confluire somme di denaro provento di altre truffe online.
Grazie alla delega del Commissariato di Jesi, l’uomo è stato rintracciato e deferito all’Autorità Giudiziaria competente per il reato di truffa aggravata dall’uso di strumenti informatici e telematici idonei ad ostacolare la propria identificazione.