Jesi – Un raggiro ai danni di una tabaccheria jesina è stato sventato grazie all’intervento della Polizia di Stato. Una donna di 60 anni, mentre gestiva l’attività del figlio, è stata vittima di una truffa particolarmente ingegnosa.
Tutto è iniziato con una telefonata da parte di un sedicente addetto del servizio clienti Mooney che segnalava un malfunzionamento del circuito di pagamento. Approfittando dei problemi tecnici riscontrati al terminale, il truffatore ha indotto la donna a inserire i dati della sua carta di credito e ad effettuare dei bonifici per un totale di oltre 2.400 euro.
L’indagine, condotta dagli agenti del Commissariato di Polizia di Jesi, ha permesso di risalire all’identità del truffatore, un 35enne leccese con precedenti specifici per reati simili. L’uomo, utilizzando sempre lo stesso modus operandi, aveva già messo a segno diverse truffe in passato.
Consigli utili
Questo episodio rappresenta un monito per tutti. È importante ricordare che le istituzioni non chiederanno mai di effettuare pagamenti tramite bonifico o di fornire i propri dati sensibili tramite telefono o email.
- Diffidare delle chiamate sospette: Se si riceve una chiamata da un numero sconosciuto che richiede informazioni personali o finanziarie, è consigliabile interrompere immediatamente la conversazione e verificare l’identità del chiamante.
- Non cliccare su link sospetti: Evitare di cliccare su link contenuti in email o messaggi non sollecitati, soprattutto se provengono da mittenti sconosciuti.
- Aggiornare sempre i software di sicurezza: Mantenere aggiornati i sistemi operativi e i software antivirus è fondamentale per proteggere i propri dispositivi da attacchi informatici.
Le forze dell’ordine invitano la cittadinanza a segnalare eventuali casi sospetti e a denunciare tempestivamente eventuali truffe subite.