Monday 16 December, 2024
HomeCronacaTruffa della ricarica postepay, presi 1200 euro a donna jesina

La polizia di Jesi ha effettuato le indagini e scoperto gli autori della truffa, denunciati due fiorentini

Al termine dell’attività investigativa, personale della Polizia di Stato del Commissariato di Jesi deferiva in stato di libertà all’AG competente due fiorentini di 46 e 62 anni accusati di truffa in concorso.

Le indagini sono partite a luglio, quando una donna di Jesi di 53 anni ha denunciato una truffa della finta ricarica postepay.

In particolare, sul finire di giugno c.a., accompagnava l’amica presso uno sportello bancomat in quanto, avendo venduto un mobile, l’acquirente che era in contatto telefonico la invitava a ricevere subito il compenso pattuito.

Tuttavia, la banca non consentiva all’amica l’operazione e quest’ultima le chiedeva il favore di operare con la sua banca ed il suo conto corrente.

Pensando di incamerare il prezzo di vendita, e di fare una cortesia all’amica, la donna, tramite la sua carta, eseguiva ben 9 ricariche per un totale di circa 1.200,00 euro.

Quando controllava il conto on line, si rendeva conto d’aver, invece, effettuato delle ricariche postepay e dunque di essere caduta nella trappola dell’ignoto pseudo acquirente.

Gli accertamenti investigativi permettevano nei mesi successivi di addivenire ai responsabili. La richiesta inviata alle poste italiane consentiva ai Poliziotti di accertare che le carte beneficiarie dei pagamenti erano intestate a due individui, uno di origini napoletane ma residente a Firenze e l’altro fiorentino, i quali, raggiunti dalla Polizia del posto venivano deferiti alla Procura competente per truffa in concorso.

Autore

Cristina Carnevali

Di professione avvocato, fondatrice di capocronaca.it. Già collaboratrice e direttore editoriale per realtà locali, vincitrice del Premio giornalistico "Giuseppe Luconi" 2020 nella sezione "quotidiani on line delle Marche", oggi guida della redazione di capocronaca.it. Appassionata di sport, ha fatto i primi servizi sul campo, per poi occuparsi a 360° dell'editoria e della comunicazione.