Andrea Cavallari, uno dei condannati, in licenza premio per discutere la tesi, fa perdere le tracce
Quell’otto dicembre del 2018 rimarrà impresso per sempre nelle menti di tante persone, soprattutto nei cuori di coloro che hanno perduto i propri cari. Furono sei le vittime di quella che venne definita la “banda dello spray”, che utilizzando questo espediente, cercarono di arraffare tutto quello che veniva abbandonato nel locale dove sarebbe dovuto arrivare, per un concerto di Sfera Ebbasta dalle persone in fuga. Gran parte di coloro che erano all’interno della discoteca Lanterna Azzurra, non riuscendo a sopportare il peperoncino spruzzato, erano scappati verso l’uscita di sicurezza, ed era purtroppo accaduto quello che sappiamo.
Andrea Cavallari era stato condannato a 11 anni e 10 mesi in via definitiva, nei giorni scorsi si è laureato in legge all’Università di Bologna, ma dopo la cerimonia ha fatto perdere le proprie tracce e risulta irreperibile da giovedì scorso. Detenuto neo carcere della Dozza, da qualche anno aveva intrapreso un percorso di studi in scienze giuridiche all’Università di Bologna, arrivando alla laurea. Sembra che il Cavallari sia stato autorizzato ad uscire per sostenere la discussione della tesi di laurea, senza la scorta della polizia penitenziaria, accompagnato soltanto dai familiari. Indagini in corso, anche per stabilire se qualcuno ha avuto parte attiva nel favorire la fuga.
Un ulteriore dolore che si somma allo strazio di coloro che hanno perso una persona cara in quell’otto dicembre che doveva essere di festa e non teatro di una tragedia.