A lui aveva dedicato lo scorso venerdì la serata di presentazione del suo libro il fratello Gianni
“Ho un fratello più grande che ha dedicato tutta la sua vita ai motori. Fino a 79 anni ha lavorato sempre poi, di colpo, si è spento. È caduto ed è andato in ospedale ed ora è lì tra la vita e la morte. Dedico a lui questa serata”. Così Gianni Montali aveva omaggiato suo fratello Marcello durante la serata tenutasi lo scorso venerdì alla Biblioteca La Fornace, in occasione della presentazione libro – curato da Gianni – dedicato alla storia della scuderia e Motorclub Leone Rampante.
Una dedica che, purtroppo, ha preceduto di pochi giorni la morte del fratello Marcello, deceduto questa mattina alle 6:00 presso la sua abitazione di Torino. Ingegnere nato a Maiolati Spontini il 10 novembre del ’44, Marcello Montali frequentò il Liceo Scientifico a Jesi dove conseguì la maturità come uno dei migliori studenti italiani, risultato che gli valse l’onorificenza Alfiere della Repubblica conferita dall’allora Presidente Antonio Segni.
Successivamente si trasferì al Politecnico di Torino dove frequentò il corso di Ingegneria Meccanica. Dopo la laurea ricoprì il ruolo di dirigente FIAT. Al Politecnico di Torino incontrò l’Ingegner Paolo Massai, responsabile dei motori Ferrari 12 cilindri di F1 e vicepresidente Alfa Romeo. “Eravamo compagni di Politecnico – scrive ricordandolo. Una grandissima testa e soprattutto, cosa assai rara per gli intelligenti come lui, semplicissimo, profondo, sempre sereno e sempre pronto ad aiutare i meno bravi di lui. Infatti è poi diventato il miglior progettista di motori che io abbia conosciuto, sia tra quelli che si dedicavano alle auto di serie, sia tra quelli di F1; un artista, espertissimo di fluidodinamica fredda e calda, la scienza più nobile dei motori; ed assolutamente padrone del complessissimo tema riguardante le vibrazioni torsionali, un argomento che in pochi avevano capito a fondo come Marcello e che oramai più nessuno conosce così bene, sulla punta delle dita. Allora, insieme a tutti i compagni del Poli, che hanno avuto la fortuna di frequentarlo, voglio ringraziare il padre Roberto, e la amorevole moglie Mafalda, per averci donato questo amico così eccezionale“.
Nella foto Marcello Montali insieme al fratello Gianni e la madre Mafalda nel giorno del suo 100° compleanno