Il giovane marocchino, agitato ed ubriaco, ha spaventato personale sanitario e pazienti. Bloccato dalla polizia
Al Pronto Soccorso di Torrette, nella notte tra il 15 ed il 16 marzo, si è scatenato il panico quando un nordafricano è entrato delirando e spaventando tutti i presenti, il personale sanitario si è barricato nella struttura ed ha chiesto aiuto alle forze dell’ordine, aiutato dalla guardia giurata in servizio presso l’ospedale.
Gli agenti delle Volanti si sono precipitati al pronto soccorso, una volta arrivati all’ingresso hanno trovato un gruppo di persone uscite dalla sala d’attesa per sottrarsi alla furia delirante dell’uomo.
Sul pavimento c’era del sangue e l’unico ad occupare la sala d’attesa era un giovane nordafricano in compagnia di una donna che cercava inutilmente di calmarlo.
L’amica ha raccontato che il ragazzo era già ubriaco e nei pressi di un bar di Montemarciano si era tagliato con un bicchiere di vetro. Lei si era offerta di accompagnarlo al pronto soccorso ma non immaginava cosa sarebbe accaduto. Infatti alla vista dei poliziotti il ragazzo, che era a dorso nudo con ferite sanguinanti sparse su tutto il corpo, l’occhio sinistro tumefatto e la mano destra con un taglio, dava in escandescenza e aggrediva i poliziotti.
Dopo una breve colluttazione è stato bloccato e la situazione è tornata sotto controllo. E’ stato anche sedato dai sanitari del pronto soccorso. Successivamente le due guardie giurate in servizio presso l’ospedale hanno confermato che l’uomo era arrivato in pronto soccorso già in uno stato psicofisico alterato, aggiungendo che alla loro richiesta di calmarsi li aveva aggrediti (una delle guardie ha riportato un giorno di prognosi) e aveva iniziato ad inveire contri chi attendeva al pronto soccorso, correndo all’impazzata, mentre sanguinava dalla mano, spargendo sangue dappertutto e impaurendo i pazienti.
Il ragazzo marocchino, che è stato trattenuto in ospedale per accertamenti sanitari di carattere psicofisico, verrà denunciato per i reati di violenza e resistenza a pubblico ufficiale e per interruzione di pubblico servizio. Inoltre, la sua posizione sul territorio nazionale è al vaglio del locale Ufficio Immigrazione.