Oltre alla denuncia per furto aggravato continuato, foglio di via obbligatorio e divieto di far ritorno a Jesi per le due giovani rom e per i due uomini nell’auto
Il 15 novembre la Polizia aveva fermato un’auto e scoperto un furto di cosmetici avvenuto in una profumeria di un centro commerciale di Jesi. Dopo l’arresto di due rumene, la polizia continuava le indagini concentrandosi su altro materiale trovato nella disponibilità delle due giovani rom, soprattutto indumenti da bambino.
Le indagini confermavano i sospetti della polizia: tre vestiti da neonato ed un capo spalla per un valore di circa 200 euro erano stati rubati all’Upim, sempre dalle due donne il 15 novembre. Dopo aver rimosso i dispositivi antitaccheggio in un’area scoperta dalle telecamere, ed abbandonato le grucce, nascondevano il vestiario all’interno di un body nel quale avevano praticato un foro, per poi uscire indisturbate dal negozio.
Ma le due rom avevano iniziato prima del 15 novembre a compiere furti sempre in città. Infatti il 7 novembre avevano messo a segno un altro furto di cosmetici in una profumeria dotata di telecamere interne. In quell’occasione avevano rubato articoli di make up di marchi famosi per un valore di 600 euro.
Le due donne sono state denunciate per furto aggravato continuato in concorso. Il foglio di via obbligatoio ed il divieto di far ritorno a Jesi, firmati dal Questore di Ancona Capocaasa, sono stati indirizzati non solo alle due rom ma anche ai due uomini, un rumeno e un turco, nell’auto fermata il 15 novembre con la refurtiva.