Si chiama “Giovani a confronto”, è il progetto di divulgazione della legalità che fa tappa negli istituti superiori cittadini, grazie all’impegno del Commissariato di Polizia di Jesi.
Oggi il Vice Questore Paolo Arena ha incontrato parte degli studenti delle classi prime dell’Istituto di istruzione superiore Marconi Pieralisi, diretto dalla dirigente scolastica Maria Rita Fiordelmondo.
Si è parlato di un tema molto delicato: “Giovani Bulli si diventa”. Il Vice Questore Arena ha eviscerato il problema con i ragazzi che hanno ascoltato attentamente.
L’identità dell’adolescente, è mutata negli ultimi decenni con l’avvento della società dei consumi, della cultura dei media. Oggi l’adolescente vive una fase più inquieta, più carica di tensioni e di rischi, di malessere, di disagio espresso in tutte le forme, nel vivere le esperienze al limite (sfide coi motorini, assunzione di alcol , droga, violenza gratuita) con un rifiuto netto di tutto ciò che è regola.
La causa del disagio va cercata nel senso di smarrimento, vuoto, solitudine, nella mancanza di modelli sani di riferimento, mentre abbondano, purtroppo, quelli negativi. I giovani hanno paura di soffrire, ed è per questo che ricorrono all’anestesia del loro dolore indossando le vesti della persona aggressiva, menefreghista.
Tale condotta si manifesta soprattutto a scuola dove ad esser preso di mira è il timido di turno o magari lo studente etichettato come secchione, o il più sensibile vittima di atti di bullismo che costituiscono veri e propri reati come estorsioni, aggressioni fisiche, furti che provocano soprattutto un danno esistenziale alla persona, alla riservatezza.
Il Vice Questore ha parlato anche di cyber bullismo, fenomeno davvero preoccupante perché tramite sms video e foto si ricatta e diffama la vittima.
La vicenda del giovane Andrea, che indossava i pantaloni rosa e si è suicidato perché ferito dalla cattiveria dei compagni, del “branco”, costituisce un esempio che non ha bisogno di commenti. Occorre un recupero di legalità, di moralità, il coraggio di andare contro corrente e non nella “direzione imposta” dal branco, un ripristino dei valori fondanti della vita di ciascuno, quali l’onestà, la libertà, la democrazia, pietre angolari della Costituzione.
Occorre una ribellione positiva che faccia diventare tutti dei cittadini attivi, capaci di creare, di trasformare in meglio la società, di reagire alle ingiustizie, di intrattenere relazioni sane con gli altri nel rispetto della diversità, ritornando ai principi basilari della carta costituzionale, specie quelli della libertà e dell’uguaglianza.
Il Dipartimento di Polizia ha avviato un servizio tramite App denominata YOU-POL scaricabile gratuitamente su sistemi IOS e Android, che consente la segnalazione di episodi di bullismo e uso personale/spaccio di droga.
Il Dirigente del Commissariato a chiusura dell’incontro, ha commentato con i giovani studenti la proiezione di un cortometraggio sul bullismo dal titolo “Luce”.
“Bulli non si nasce, lo si diventa su comando di altri compagni che sono a loro volta estremamente fragili e cercano di mascherare tale loro vulnerabilità, assumendo gli atteggiamenti e le condotte da bulli. Per questo è tempo di cambiare, di scegliere da che parte stare, di ragionare con la propria testa, di coltivare veri ideali senza paura”.
Immancabile la foto finale con docenti e studenti mostratisi particolarmente interessati alla tematica trattata. Il prossimo incontro, sempre all’IIS Marconi Pieralisi, il 27 ottobre con le restanti classi prime dell’Istituto.