Thursday 13 February, 2025
HomeCronacaMinaccia il suicidio dopo essere salito sul tetto di un palazzo a sei piani

Desiste grazie ad un carabiniere che lo tiene a lungo al telefono e lo convince a scendere

È proprio il caso di dirlo, come recitava un noto spot pubblicitario, che il telefono salva la vita. Un carabiniere con grande senso di umanità e comprensione è riuscito a tranquillizzare il giovane, un trentenne di Falconara Marittima, che sicuramente, se si fosse lanciato da quell’altezza, non avrebbe avuto scampo.

Sono stati alcuni vicini di casa a far scattare l’allarme segnalando quel giovane, salito oltre il sesto piano, che stava minacciando di lanciarsi nel vuoto.

Uno dei militi intervenuti è riuscito a mettersi in contatto telefonico con l’uomo, cercando di tranquillizzarlo, riuscendo a ottenere la sua fiducia, tanto che il giovane ha desistito, nonostante si fosse inizialmente dimostrato di non voler ascoltare nessuno, sporgendosi varie volte dal bordo del tetto.

Il gesto eclatante è stato probabilmente frutto di un bisogno di attenzione, per qualche motivo che potrà essere chiarito, più che un vero tentativo di rinunciare alla vita.

Resta il bellissimo gesto e l’operato molto professionale del carabiniere che ha evitato quello che poteva essere il peggior finale.

Autore

Giancarlo Esposto

Giornalista iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1985 – tessera n. 52020 - e scrittore. Ha all’attivo numerose collaborazioni con emittenti radio-tv e giornali su carta e online. Nel 2010 medaglia d’argento per i 25 anni di iscrizione all’Ordine, nel 2020 tra i premiati del Premio Giornalistico Nazionale Giuseppe Luconi. Come scrittore, dopo alcune pubblicazioni di sport, relative alla sua attività giornalistica e dedicate al vernacolo, si è dedicato alla narrativa, pubblicando 5 romanzi; il più recente "Anagramma di donne". Pochi mesi fa ha pubblicato il libro "Dal taccuino di un cronista", racconti di oltre trent'anni di giornalismo. Una delle sue frasi preferite: “La letteratura, come tutta l’arte, è la confessione che la vita non basta.” (Fernando Pessoa).