Wednesday 15 October, 2025
HomeCronacaL’addio al collega Sergio Federici

Vittima di un infortunio sabato scorso non si è più ripreso

Vittima di una caduta da una scala, mentre stava coprendo con un telo la roulotte presso un campeggio di Senigallia, dopo tre giorni si è fermato il cuore di Sergio Federici, pensionato di Poste italiane, conosciuto soprattutto per la sua attività di giornalista, per molti anni collaboratore della redazione di un quotidiano, come corrispondente per Jesi e Vallesina. Era noto a Cupramontana per aver fondato l’associazione culturale Massa Actii ed aver dato la vita ad un giornale online.

Caduto dalla scala aveva battuto violentemente la testa a terra ed era entrato in coma. Trasportato in condizioni disperate all’ospedale di Torrette, per tre giorni ha lottato contro la morte, ma non ce l’ha fatta.

La camera ardente è stata allestita nella casa del commiato Bondoni a Pozzetto di Castelplanio. Ancora non è stata fissata la data del funerale.

Autore

Giancarlo Esposto

Giornalista iscritto all’Ordine dei Giornalisti dal 1985 – tessera n. 52020 - e scrittore. Ha all’attivo numerose collaborazioni con emittenti radio-tv e giornali su carta e online. Nel 2025 medaglia dorata per i 40 anni di iscrizione all’Ordine. Come scrittore, dopo alcune pubblicazioni di sport, relative alla sua attività giornalistica e dedicate al vernacolo, si è dedicato alla narrativa, pubblicando 5 romanzi; il più recente "Anagramma di donne". Pochi mesi fa ha pubblicato il libro "Dal taccuino di un cronista", racconti di oltre trent'anni di giornalismo. Una delle sue frasi preferite: “La letteratura, come tutta l’arte, è la confessione che la vita non basta.” (Fernando Pessoa).