Denunciato un quarantenne andato in escandescenze al Carlo Urbani
Purtroppo si moltiplicano i casi di intolleranza verso gli operatori sanitari. Proprio qualche giorno fa avevamo segnalato un fatto analogo occorso in un’altra città della regione. Stavolta è accaduto al pronto soccorso dell’Urbani di Jesi dove un 40enne, dopo essersi lamentato per l’attesa, a suo dire eccessiva, è andato in escandescenze, fortunatamente senza aggredire nessuno, danneggiando però seriamente la porta di ingresso.
L’attesa era motivata dal fatto che il personale sanitario era impegnato nel prestare assistenza a pazienti molto più gravi; constatando lo stato di agitazione dell’uomo che era ben lontano dal placarsi, con il rischio che potesse mettere a repentaglio la sicurezza dei presenti, si vedeva costretto a richiedere l’intervento dei carabinieri della Compagnia di Jesi.
I militari, giunti prontamente sul posto, provvedevano all’identificazione del soggetto, constatando che in preda ad un irrefrenabile ed ingiustificato stato di rabbia, aveva danneggiato la porta di ingresso della sala di attesa del triage, al punto che non era più possibile chiuderla, avendo provocato la rottura della serratura elettrica per l’apertura automatica ed il battente della stessa.
Dagli accertamenti emergeva che l’uomo non era nuovo a tali comportamenti violenti, posti in essere, con analoghi danneggiamenti, presso altre strutture sanitarie di fuori provincia. Si procedeva quindi con la denuncia per il reato di danneggiamento aggravato, in base alla nuova normativa che prevede specifici inasprimenti di pena, per contrastare simili episodi ai danni di strutture sanitarie o di personale sanitario, che ultimamente si registrano sempre con maggiore frequenza.
Nei suoi confronti è partita anche la proposta di foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno nel comune di Jesi.