Le accurate indagini dell’Aliquota operativa dei Carabinieri di Jesi ha permesso di smascherare un albanese, che si era ferito per sfondare il caveau nel secondo colpo
A Jesi, lo stesso appartamento è stato svaligiato ben due volte nel giro di poco tempo. Il primo furto risale a dicembre dello scorso anno. Il colpo aveva fruttato gioielli e pellicce. Dopo appena 8 giorni, però, i ladri sono tornati per terminare il lavoro. Stavolta hanno preso di mira il caveau, facendo un foro nella parete. Nel farlo però uno di loro si è ferito.
Proprio grazie alle tracce ematiche repertate dalla Scientifica di Ancona ed inviate al Reparto Investigazioni Scientifiche dei Carabinieri di Roma, è stato possibile risalire ad uno dei componenti della banda. E’ stato arrestato nei giorni scorsi in provincia di Milano un albanese di 41 anni.
Le indagini condotte dalla Compagnia Carabinieri di Jesi, coordinate dalla Procura di Ancona, hanno raccolto molte informazioni dopo i due colpi. Dalle immagini delle telecamere nella zona dei furti, è stato possibile descrivere il modus operandi di una banda, composta da almeno tre persone. Per arrivare al luogo del furto nelle due occasioni, si sono spostati sulla stessa auto ma con targhe clonate.
Ora è caccia agli altri componenti della banda, mentre l’albanese, già noto alle forze dell’ordine e condannato per reati contro il patrimonio, individuato e fermato nel milanese, è stato arrestato come presunto ladro del colpo a Jesi.