Friday 20 September, 2024
HomeCronacaDonna picchiata e maltrattata, anche dopo la fine della relazione: scatta il braccialetto elettronico

E’ di questi giorni l’emissione di un divieto di avvicinamento alla ex con applicazione del braccialetto elettronico nei confronti di un 34enne, indagato per il reato di maltrattamenti in famiglia

L’indagine ha preso il via a metà agosto, quando la donna ha preso coraggio ed ha denunciato. Dopo una convivenza iniziata nel settembre 2023 con un ragazzo, in due occasioni, a novembre 2023 e ad agosto 2024, le liti erano finite male e la donna era stata picchiata e offesa, tanto che il Questore di Ancona lo aveva ammonito.

Nonostante ciò, a distanza di pochi giorni, il giovane ha preso a tempestarla di messaggi e chiamate anche sull’utenza fissa del posto di lavoro. Dall’analisi del contenuto dei messaggi, si evinceva chiaramente come il giovane non avesse accettato serenamente la fine della sua relazione sentimentale e chiedesse insistentemente alla sua ex di ritornare insieme, perché aveva morboso bisogno di lei. Non lo aveva fermato neppure la notifica dell’ammonimento del Questore.

Il GIP del Tribunale di Ancona, su richiesta della Procura, ha emnesso nei confronti dell’uomo la misura cautelare del divieto avvicinamento alla donna: dovrà stare ad almeno 500 metri, non dovrà più provare a comunicare con lei, e dovrà indossare l’applicazione del braccialetto elettronico.

Il provvedimento eseguito costituisce misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui è ammesso mezzo di impugnazione e il destinatario del provvedimento è persona sottoposta alle indagini per il reato di maltrattamenti in famiglia e quindi presunta innocente fino a sentenza definitiva.

“Il Dirigente del Commissariato, sollecita le vittime di reati in tema di violenza domestica a confidarsi denunciando i fatti, ponendo così fine alle vessazioni fisiche e psicologiche tenute nascoste per troppo tempo dietro le mura domestiche: c’è una possibilità di scelta, c’è un’alternativa e consiste nel riporre piena fiducia nell’operato tempestivo e risolutivo della Polizia di Stato in piena condivisione con la Procura, recuperando quell’autostima andata perduta nel tempo.”

Autore

Cristina Carnevali

Di professione avvocato, fondatrice di capocronaca.it. Già collaboratrice e direttore editoriale per realtà locali, vincitrice del Premio giornalistico "Giuseppe Luconi" 2020 nella sezione "quotidiani on line delle Marche", oggi guida della redazione di capocronaca.it. Appassionata di sport, ha fatto i primi servizi sul campo, per poi occuparsi a 360° dell'editoria e della comunicazione.