Alle 22.30 di venerdì, prima un forte boato poi le fiamme alte decine di metri
Dopo la scossa di terremoto con epicentro in provincia di Macerata delle 18:26, avvertita anche nella zona di Ancona, nel capoluogo dorico e nelle zone limitrofe sono seguiti attimi di apprensione ancor più forti, a causa di un incendio scoppiato all’interno della raffineria Api di Falconara Marittima. Attorno alle 22:30 è stato avvertito un forte rumore, del tutto simile ad una deflagrazione, al quale ha fatto seguito un incendio con una colonna di fiamme e fuoco molto alta.
Secondo le prime ricostruzioni la causa potrebbe essere riconducibile alla rottura di una valvola o di una conduttura nel settore dedicato alla lavorazione del gasolio.
Grazie alle squadre interne di pronto intervento ed ai vigili del fuoco arrivati da Ancona, Jesi e Senigallia, l’incendio è stato domato e non sono segnalati feriti. Ripristinati viabilità stradale e traffico ferroviario.
La popolazione di Falconara ha seguito l’evolversi della situazione con preoccupazione: a molti sono tornati in mente gli incendi che si erano sviluppati nell’agosto del 1999 e nel settembre del 2004, con un bilancio pesante; in occasione del primo avevano perso la vita due persone, il secondo aveva causato la morte di un camionista.
