Thursday 12 September, 2024
HomeCronacaDanni al locale perso all’asta, nei guai 52enne jesino

Nel momento della consegna delle chiavi all’acquirente, la scoperta: tanti i danni nei locali pignorati situati a Jesi

A seguito di querela inoltrata in data 5 agosto, scattava l’attività investigativa da parte del Commissariato di Jesi, conclusa nella giornata di ieri.

A sporgere querela, il custode giudiziario di una procedura immobiliare iscritta presso il Tribunale di Ancona nei confronti di uno jesino 52 enne. L’immobile commerciale a Jesi, comprato all’asta, al momento della consegna delle chiavi all’acquirente erano stato danneggiato.

Mancava la serratura della porta d’ingresso, la copertura in cartongesso della canna fumaria e il controsoffitto; erano stati anche asportati le scatole della corrente elettrica, il condizionatore, il lavandino e le maniglie della porta del bagno.

A quel punto l’acquirente rifiutava l’immobile in quello stato.

Inevitabile la querela, sporta dal custode, nei confronti del 52enne sottoposto al pignoramento, accusato di danneggiamento ed appropriazione indebita.

Autore

Giancarlo Esposto

Giornalista iscritto all’Ordine dei Pubblicisti dal 1985 – tessera n. 52020 - e scrittore. Ha all’attivo numerose collaborazioni con emittenti radio-tv e giornali su carta e online. Nel 2010 ha ricevuto la medaglia d’argento per i 25 anni di iscrizione all’Ordine, nel 2020 era nell’elenco dei premiati del Premio Giornalistico Nazionale Giuseppe Luconi. Come scrittore, dopo alcune pubblicazioni di sport, relative alla sua attività giornalistica e dedicate al vernacolo, si è dedicato alla narrativa, pubblicando 5 romanzi; il più recente "Anagramma di donne". Pochi mesi fa ha pubblicato il libro "Dal taccuino di un cronista", racconti di oltre trent'anni di giornalismo. Sportivo praticante fino a poco tempo fa, è stato sposato, vive con suo figlio, un cane, tre gatti e una tartaruga. Inoltre è parte attiva all’interno dell’Agenzia assicurativa Jesi 2.000. Una delle sue frasi preferite: “La letteratura, come tutta l’arte, è la confessione che la vita non basta.” (Fernando Pessoa).