Nell’ambito di un’indagine delegata dalla Procura della Repubblica di Ancona, la Squadra Amministrativa e di sicurezza della Divisione Pas della Questura di Ancona ha eseguito una perquisizione domiciliare in data 12 marzo, a carico di un cittadino di 37 anni, con precedenti penali. L’uomo è stato denunciato per esercizio abusivo della professione (art. 348 CP) e sono stati sequestrati strumenti e apparecchiature utilizzati per l’attività illecita.
L’attività investigativa è scaturita da un esposto presentato nel dicembre 2024 presso la Divisione Pas, dalla madre di una ragazza minorenne. La donna aveva denunciato che la figlia, senza il suo consenso, si era fatta tatuare dall’uomo presso la sua abitazione.
Le indagini hanno rivelato che il 37enne operava come tatuatore senza alcuna autorizzazione amministrativa. Inoltre, l’uomo pubblicizzava sui social l’utilizzo di un laser per la rimozione dei tatuaggi, effettuando in modo illecito trattamenti sanitari riservati alla professione medica.
Durante la perquisizione, sono stati sequestrati un’apparecchiatura laser per la rimozione dei tatuaggi, insieme a una serie di attrezzi e strumenti accessori all’attività. Oltre al 37enne, è stata denunciata anche la sua compagna, che lo coadiuvava nell’attività illecita.
Il personale della Squadra Amministrativa, coadiuvato da quello dell’AST Ancona e del Gruppo della Guardia di Finanza dorica, ha proceduto al sequestro di tutti gli strumenti utilizzati per l’attività di tatuatore, in quanto l’uomo non possedeva alcuna autorizzazione né certificazione sanitaria.
Un elemento particolarmente grave è stato il rinvenimento di quattrocento aghi da tatuatore, utilizzati e contaminati da sangue e materiale biologico. Questi avrebbero dovuto essere smaltiti secondo una specifica procedura certificata, ma verosimilmente sarebbero stati smaltiti in modo irregolare e pericoloso.
Le due persone sono state sanzionate amministrativamente per un totale di 15.000 euro, per violazioni della legge regionale 38 del 2013 e del decreto legislativo 152/2006.