Thursday 21 November, 2024
HomeCronacaAd XMasters, lo sport paralimpico sulla neve: lo snowboarder Riccardo Cardani si racconta

La passione per lo sport e la voglia di vincere unite per tornare a vivere dopo l’incidente. L’intervista allo snowboarder Riccardo Cardani ospite di XMasters

Il palco di XMasters sta richiamando nella Città della rotonda sul mare campioni dello sport nelle sue molteplici forme. Un’edizione con numeri da record che saluterà il suo pubblico in un “arrivederci al prossimo anno” domenica 23 luglio.

Tra gli ospiti del primo weekend, alcuni atleti della FISIP che hanno raccontato la realtà degli sport paralimpici Invernali. Una delle voci che ha calcato il palco è quella dello snowboarder Riccardo Cardani che abbiamo avuto il piacere di intervistare per far conoscere la sua storia.

Classe 1992, Riccardo nasce nella città Metropolitana di Milano. A Robecchetto con Induno per la precisione, un piccolo paesino al confine tra Lombardia e Piemonte. Il richiamo dello sport arriva da piccolo. Il primo incontro con il tradizionale calcio, poi il basket, mentre insieme alla passione per lo sport si unisce quella per la musica.

A scegliere i suoi interessi è più di ogni altra cosa, il dinamismo che connota il suo un animo. A casa lo vorrebbero geometra ma lui lascia la scuola per andare a lavorare.

La storia si interrompe però a luglio del 2009. Riccardo ha 17 anni, fa l’elettricista e sta andando a lavoro in moto, finché un incidente lo costringe ad iniziare una seconda vita.

L’incipit è doloroso. Le vertebre sono lesionate ed il ricovero dura sei lunghi mesi, durante i quali la voglia di spaccare il mondo di un diciassettenne si ritrova a fare i conti con un corpo che fa male ed ha un aspetto diverso. Quando scopre di non riuscire più a muovere il braccio destro, il primo pensiero va alla musica ed alla batteria. “Il momento in cui una persona tocca il fondo” racconta, che però si concretizza nella necessità di trovare un modo per ricominciare.

La riabilitazione ha il colore azzurro dell’acqua di una piscina. Il primo capitolo della nuova storia infatti viene scritto grazie al nuoto e all’occasione di allenarsi insieme alla Nazionale Paralimpica. “Un momento di confronto con storie e persone che insegnano a fare del dolore un trampolino verso nuove sfide“.

La prima vittoria arriva nel 2018 con la Phola Varese.

Ma il capitolo del nuoto è di passaggio perché un giorno, da un’amica, viene la proposta di recuperare una delle passioni dell’infanzia. Lo sport sulla neve, l’adrenalina regalata dalle discese che dipingono i pendii delle montagne. Dall’azzurro al bianco, Riccardo scende in pista con lo snowboard. Si allena e vuole farcela vincendo.

La tenacia lo porta a Pechino, alle Paralimpiadi di marzo 2022. Alla soddisfazione di esserci si unisce la bellezza regalata al cuore dalla Manifestazione. Gli atleti sono riuniti. Ognuno testimone di una storia di dolore e passione. A gettare un’ombra nel ricordo dei giorni passati a Pechino ci pensa però la guerra. Gli atleti russi vengono rimandati a casa e le lacrime nei loro occhi testimoniano come il valore dello sport tanto proclamato passi comunque in secondo piano di fronte scelte politiche e altrui.

Dopo Pechino, arriva la Coppa del Mondo, dove Riccardo conquista il terzo posto sulle montagne del Canada.

Ora lo sguardo mira alle discese di casa perché il 2026 è l’anno di Milano-Cortina. Il principale obiettivo è naturalmente l’oro e la strada passa per tanto allenamento e determinazione.

Mentre un nuovo capitolo sta dunque per essere scritto, Riccardo partecipa ad appuntamenti dove lo sport è protagonista. Esattamente come ha fatto ad XMasters dove sarà anche il prossimo sabato e domenica.

Come il confronto con l’altro ed il dialogo l’hanno aiutato a risalire dal fondo, mette a servizio degli altri la sua storia. Ascoltarla è stato un onore e naturalmente, saremo pronti a raccontare le prossime avventure scritte nei capitoli che verranno.

Autore

Giorgia Clementi

Nata sotto il segno del leone, cresciuta nella capitale del Verdicchio. Dopo la maturità classica al Liceo Vittorio Emanuele II di Jesi scopro l'interesse per il mondo della comunicazione che scelgo di assecondare, dapprima con una triennale all'Università di Macerata, ed in seguito con una laurea magistrale in Giornalismo ed editoria all'Università di Parma. Spirito d'iniziativa, dinamismo, (e relativa modestia), i segni che mi contraddistinguono, insieme ad un amore unico per le bellezze del mio territorio. L'idea di fondare Capocronaca, insieme a Cristina, nasce all'inizio del 2023. Nelle sue fondamenta, la volontà di dare ai lettori una voce nuova da ascoltare e scoprire insieme a loro, cosa accade ogni giorno.