Un lungo elenco di irregolarità hanno portato al provvedimento di chiusura
Evidentemente poco avvezzo al rispetto delle regole, un 28enne cittadino del Bangladesh si è visto chiudere il suo esercizio commerciale, sito in corso Stamira. La polizia di stato intervenuta per un controllo ha rilevato condizioni igieniche assai precarie. Il titolare era stato già sanzionato per 1.00 euro, avendo venduto una bottiglia di vino dopo la mezzanotte del 31, in barba all’ordinanza del sindaco che vietava di portare in piazza, durante il concerto di Capodanno, bottiglie, contenitori in vetro e lattine, l’asporto e la detenzione di bevande di gradazione superiore a 5 gradi.
Durante i controlli successivi il titolare è stato multato per 3.000 euro, per una serie di irregolarità: un’area del locale era utilizzata abusivamente per la lavorazione di carni. Una cella frigorifera nel retro bottega, non più utilizzata, era stata trasformata intrasformata in un giaciglio; al suo interno sono stati rilevati un materasso alcune coperte. In pessime condizioni i locali, tanto da non essere idonei allo smercio di generali alimentari.