Friday 22 November, 2024
HomeComunicati stampaViolenza di genere, iniziato l’iter per l’istituzione di un fondo regionale per il Reddito di Libertà

Cesetti e Bora: “Aiutare le donne a liberarsi dai soprusi garantendo loro l’indipendenza economica”

È ufficialmente iniziato l’iter istituzionale che porterà in discussione in consiglio regionale la proposta di legge presentata dal consigliere regionale del Partito Democratico Fabrizio Cesetti, per l’istituzione di un fondo volto a integrare le risorse nazionali del Reddito di Libertà alle donne vittime di violenza previste dal decreto legge n. 34/2020. Proprio questa mattina, infatti, la IV commissione Sanità e Politiche sociali ha nominato i relatori del testo che saranno lo stesso Cesetti, per la minoranza, e Anna Menghi, per la maggioranza.

Dall’ultimo Rapporto annuale sulla violenza di genere nelle Marche, presentato in consiglio regionale nella seduta aperta del 29 novembre 2022, è emerso che 663 sono le donne che si sono rivolte ai Centri Antiviolenza nel 2021, 180 in più rispetto al 2020, e che le violenze subite avvengono principalmente tra le mura domestiche, coinvolgendo in questa spirale di sofferenza e dolore, direttamente o indirettamente, anche i figli, di cui 118 minori.

“Fermo restando il preziosissimo lavoro svolto dai Centri Antiviolenza – afferma Cesetti – al fine di contrastare questo fenomeno, è assolutamente evidente che le istituzioni, e in particolare la Regione, hanno il dovere di intervenire in maniera incisiva sull’aspetto economico che rende le donne prigioniere di contesti domestici segnati da abusi e violenze. Molto spesso, infatti, le vittime, non disponendo di un adeguato reddito che potrebbe garantire loro indipendenza economica, per la paura di non riuscire a mantenere se stesse e i propri figli, rinunciano a denunciare i propri aguzzini e a liberarsi dai soprusi. L’obiettivo della nostra proposta di legge è proprio questo: sostenere e accompagnare le donne che hanno subito violenza e che sono prive di un lavoro stabile e retribuito, in un percorso di autonomia che miri anzitutto a liberarle insieme ai loro figli dal ricatto della dipendenza economica”.

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Comunicato Stampa