Presidi e volantinaggi nel fabrianese. CGIL, CISL e UIL: “La salute non è in vendita”
“La salute non è in vendita”, con questo slogan CGIL, CISL e UIL territoriali di Fabriano insieme ai rispettivi sindacati dei pensionati organizzano presidi e volantinaggi nei mercati del territorio fabrianese a partire da Cerreto D’Esi martedì mattina 4 luglio, a Sassoferrato il 7 luglio e a Fabriano l’8 luglio.
A Fabriano il 12 luglio dalle ore 8.00 alle ore 15.00 presidio davanti all’Ospedale in viale Stelluti Scala, 26 in preparazione della manifestazione regionale del 15 Luglio in programma ad Ancona.
Le organizzazioni sindacali territoriali denunciano il grave stato di salute della sanità locale: chiedono a gran voce di garantire a tutti il diritto costituzionale alla salute, a partire dalle fasce più deboli e dai territori dei comuni più interni.«Chiediamo all’assessore alla sanità, alla dirigenza sanitaria dell’Ast di Ancona di affrontare con maggiore determinazione e programmazione il dramma degli infiniti tempi di attesa per le prestazioni sanitarie, per evitare la mobilità passiva e il ricorso alla sanita privata. – sottolineano CGIL CISL UIL insieme ai rispettivi sindacati dei pensionati –
Con il volantinaggio nei mercati e il presidio presso l’ospedale di Fabriano vogliamo richiamare l’attenzione sulla progressiva privatizzazione della sanità, sulle risorse insufficienti per la prevenzione e la cura. Occorre intervenire per il potenziamento del servizio di prevenzione e controllo sui luoghi di lavoro, il rafforzamento della medicina di genere, dei consultori, per l’aumento degli organici e la stabilizzazione di medici ed infermieri e personale sanitario.»
CGIL CISL e UIL lanciano l’allarme sui troppi ritardi, sulle molteplici criticità a partire dall’enorme quantità di visite e prestazioni sospese, l’impossibilità di prenotare visite e prestazioni sanitarie.
Richiamano le istituzioni agli impegni sulle residenze per anziani, sui servizi territoriali per il disagio psichico e prevenzione dalle dipendenze, su una reale integrazione socio sanitaria, sull’assistenza domiciliare, insieme ad una rete più capillare ed efficace di urgenza ed emergenza.