da Maurizio Mangialardi, Capogruppo regionale del Partito Democratico
Apprendiamo dalla stampa nazionale e locale la posizione espressa dal viceministro alla infrastrutture Edoardo Rixi, secondo cui il raddoppio della ferrovia Orte-Falconara necessiterebbe di tempi non compatibili con le scadenze previste dal PNRR, e che dunque l’opera rischia di saltare.
Da mesi il Gruppo PD Marche denuncia le incongruenze e i ritardi della Giunta regionale nella gestione dei progetti PNRR: a causa dell’incapacità amministrativa di Acquaroli e Meloni le Marche rischiano di perdere le irripetibili opportunità offerte al nostro Paese dall’Unione Europea con il Recovery Fund.
La Giunta Acquaroli non ha scuse, visto che i tempi del suo insediamento coincidono perfettamente con l’approvazione del Next Generation EU da parte del Consiglio europeo, avvenuta proprio nel luglio del 2020.
Il raddoppio della Orte-Falconara è strategico per molte ragioni: per avvicinare le Marche alla capitale; per incentivare il trasporto su ferro, più sostenibile a livello ambientale di quello su gomma e come volano per l’economia regionale.
Non è pensabile stralciare quest’opera e decidere di non realizzarla: il viceministro Rixi, invece di prodursi in sterili tour di propaganda nella nostra Regione come avvenuto a Febbraio, farebbe bene ad accelerare i tempi, anche se comprendiamo la difficile interlocuzione con una Giunta regionale totalmente inadeguata come quella guidata da Francesco Acquaroli.
I marchigiani hanno atteso per troppo tempo il raddoppio, fino ad oggi reso impossibile dagli elevati costi. Ora che la tanto odiata Unione Europea ha messo a disposizione le risorse, non riuscire nell’impresa sarebbe vergognoso e inaccettabile.