La nota dell’Associazione Per Jesi sul progetto della nuova discarica
Il sindaco di Poggio San Marcello e tutti i sindaci della Vallesina, non appena hanno avuto notizia della volontà di realizzare una discarica, hanno rotto subito il silenzio senza esitazioni esprimendo forte contrarietà e soprattutto coinvolgendo i rispettivi consigli comunali e tutte le comunità. È stata convocata ieri sera, proprio a Poggio, un’assemblea dei sindaci aperta ai cittadini opportunamente coinvolti nel processo decisionale, che è stata molto partecipata.
In questa occasione è stata massiccia la presenza di numerosi esponenti di spicco del PD, i quali non si sono posti limiti nell’esprimere una chiara contrarietà al progetto. Esattamente il contrario di ciò che ha fatto il sindaco di Jesi rispetto alla questione Edison Next, per la quale il suo partito è non pervenuto sia in termini di osservazioni presentate che di presenza attiva in occasione di iniziative pubbliche. Non solo hanno tenuto tutto sotto riserbo per più di due anni, ma hanno continuato e continuano a denigrare anche oggi tutto il movimento di protesta che ha trovato il suo culmine con la costituzione dell’assemblea permanente NO impianto Edison.
Una differenza di atteggiamento che mette bene in controluce il desiderio di rivendicare agli occhi dei cittadini un’anima ecologista da una parte, e una scarsa convinzione nella contrarietà al progetto di Edison dall’altra.
Cosa grave però è che il Sindaco e quello che è rimasto della sua maggioranza continua senza trasparenza e condivisione a gestire la vicenda: l’epilogo si è raggiunto oggi vendendo a conoscere dai giornali che il Sindaco intende realizzare una consultazione popolare attraverso un sistema di voto elettronico, che oltre alla spesa di 25 mila euro ha evidenti limiti di democrazia partecipata soprattutto per le fasce d’età meno digitali. È inevitabile pensare che l’esito di una tale modalità di voto non sia rappresentativo della volontà popolare e quindi un inutile spreco. Ma ancora più grave che nel Consiglio Comunale avvenuto solo giovedì scorso, luogo adatto per valutare in maniera compartecipata idee come questa, non se ne sia proferito parola.
Si continua in solitudine a gestire una questione che potrebbe trasformare per sempre la connotazione della nostra città. Ma è anche oltremodo curiosa la capacità del Sindaco di cavalcare i cavalli sbagliati per portare a successo un’azione di contrasto alla realizzazione dell’impianto: puntando tutto su un cavillo burocratico facilmente emendabile prima, e depotenziando una consultazione popolare dopo.