Il gruppo di minoranza in consiglio comunale contesta la partecipazione del sindaco Fiordelmondo con la fascia tricolore allo sciopero generale del 17 novembre
Il contesto politico di Jesi è attualmente attraversato da una serie di eventi preoccupanti.
Ad esempio la partecipazione del Sindaco, con indosso la fascia tricolore, a una manifestazione di sciopero. Questa scelta solleva inevitabilmente dubbi sulla sua capacità di rimanere al di sopra delle parti, compromettendo la posizione di doverosa neutralità richiesta dal ruolo che riveste.
Altro aspetto, non meno destabilizzante, è la censura operata dal presidente del consiglio Polita nei confronti di interrogazioni e mozioni della minoranza, arrivando a definire “scandalistici” i termini di esposizione dei testi dell’opposizione.
Non solo si limita il diritto alla critica e alla manifestazione di dissenso, attuati sempre nei limiti del rispetto e delle regole, ma si mettono in dubbio elementi cruciali di un sistema democratico sano.
Inoltre la mancanza di risposte alle richieste di confronto avanzate dalla consulta in merito alle crisi aziendali nella Vallesina, è un segnale preoccupante di chiusura e indifferenza verso questioni cruciali per la comunità.
Sembra innegabile una distanza sempre più grande tra le reali istanze del tessuto cittadino e le istituzioni locali.
Come minoranza consigliare, al fine di tutelare il diritto alla critica e all’opposizione, valuteremo l’ipotesi di rivolgerci al prefetto, nel tentativo di fare politica anche se in posizione di minoranza. Esattamente come dovrebbe essere in un contesto concretamente democratico.