Thursday 6 November, 2025
HomeComunicati stampaNatale a Jesi, Per Jesi: “I commercianti si ribellano”

Mentre le festività natalizie si avvicinano, il centro di Jesi non sarà addobbato dall’amministrazione comunale, ma direttamente dai suoi commercianti. Con un’iniziativa senza precedenti, gli esercenti di Corso Matteotti e delle vie limitrofe finanzieranno di tasca propria l’installazione di 180 alberi veri. Una scelta forte, che suona come una bocciatura netta delle proposte del Comune e svela un solco ormai profondo tra le due parti.

La decisione è il culmine di un’esasperazione crescente. I commercianti si sono stancati di versare un obolo al Comune per non ricevere in cambio nulla di ragionevole, memori di trovate deludenti come l’insensato albero-cono di plastica dello scorso anno. Soprattutto stanchi di rimanere inascoltati davanti al muro di gomma dell’Amministrazione che non ha l’umiltà di accogliere suggerimenti.
Per questo, di fronte all’ennesima proposta insoddisfacente – un’illuminazione permanente riservata ai vicoli – i commercianti hanno alzato la testa forti della propria esperienza e radicamento nel tessuto economico cittadino e hanno preso in mano la situazione.

Dall’altra parte, l’amministrazione comunale appare in grave ritardo e sempre più distante dalla realtà del tessuto commerciale. Già a settembre la Confartigianato lanciava l’allarme per la mancanza di programmazione. La risposta è arrivata solo a fine ottobre: 70mila euro assegnati alla Fondazione Pergolesi Spontini per gestire allestimenti e spettacoli. Una mossa che sa di delega, un “passaggio di testimone” per sbrogliare un’organizzazione che l’amministrazione dimostra di non saper governare, soprattutto quando si tratta di creare eventi popolari e attrattivi.

Il risultato è una città che viaggia a due velocità: da un lato i commercianti che, consapevoli della crisi, si rimboccano le maniche per rendere il centro vivo e attrattivo per tutti; dall’altro un’amministrazione che si barrica dietro bandiere di “ascolto e partecipazione” lasciate a sventolare a vuoto. In questo scenario di totale incomunicabilità, a brillare è soprattutto l’assenza dell’assessora al commercio, Marguccio, figura che più di ogni altra avrebbe dovuto gestire il dialogo e prevenire questa frattura.

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Comunicato Stampa