Monday 20 May, 2024
HomeComunicati stampaMangialardi: “Liste di attesa fuori controllo al Centro di Cardiologia Pediatrica”

Il capogruppo del PD regionale: “A un anno dalla mia interrogazione non è cambiato nulla”

“È passato un anno da quando sollevai in consiglio regionale la grave situazione riguardante le lunghe liste di attesa per accedere ai servizi del Centro di Cardiochirurgia Cardiologia Pediatrica e Congenita. Oggi, come dimostra l’ennesima denuncia dell’associazione “Un battito di Ali”, la situazione non solo non è cambiata, ma sembra addirittura peggiorare, costringendo sempre più famiglie con bambini cardiopatici a rivolgersi a strutture fuori regione. Mi chiedo: è possibile che, al di là delle sempre più evidenti carenze della sanità marchigiana a cui la giunta regionale non riesce a far fronte, né il presidente Acquaroli né l’assessore Saltamartini siano riusciti a mettere in testa alle priorità questo problema? Eppure, è noto che il nostro Centro sia unanimemente riconosciuto come un’eccellenza sia a livello nazionale che internazionale, con un’equipe chirurgica altamente qualificata che dovrebbe essere messa nelle condizioni di agire con la massima efficienza”.

A dirlo è il capogruppo assembleare del Partito Democratico Maurizio Mangialardi, che sulla questione ha presentato una nuova interrogazione alla giunta regionale.

“L’assessore Saltamartini – aggiunge il capogruppo dem – aveva detto che con la nuova riorganizzazione del sistema sanitario le visite e gli esami diagnostici per i piccoli pazienti sarebbero stati presi in carico dalle Ast locali. In base alle segnalazioni che ho ricevuto da diversi genitori, ciò non sembra corrispondere al vero. Ed è un’altra dimostrazione di come la pseudo riforma della giunta regionale, che ha cancellato l’Asur e le Aree vaste per introdurre le Aziende sanitarie territoriali, sia un vero e proprio fallimento”.

“Auspico – conclude Mangialardi – che presidente e assessori siano consapevoli della delicatezza del tema: i bambini cardiopatici hanno bisogno di essere seguiti con costanza e regolarità in tutto il loro complesso percorso di cura, che richiede spesso periodi di ospedalizzazione più o meno lunghi. Non si può improvvisare, né tanto meno si può continuare a favorire la mobilità fuori regione che non solo comporta un intollerabile aggravio dei costi e dei disagi per le famiglie, ma anche un aumento dello stress psicologico per i bambini”.

Autore

Cristina Carnevali

Di professione avvocato, fondatrice di capocronaca.it. Già collaboratrice e direttore editoriale per realtà locali, vincitrice del Premio giornalistico "Giuseppe Luconi" 2020 nella sezione "quotidiani on line delle Marche", oggi guida della redazione di capocronaca.it. Appassionata di sport, ha fatto i primi servizi sul campo, per poi occuparsi a 360° dell'editoria e della comunicazione.