Friday 22 November, 2024
HomeComunicati stampaMangialardi e Cesetti: “Nelle Marche 390milioni di crediti ammalorati”

Proposta di legge del Pd in consiglio regionale per sostenere misure di prevenzione, contrasto e soluzione dei fenomeni di sovraindebitamento

In Italia sfiora i 15 miliardi di euro il totale delle rate non pagate da circa un milione di famiglie. Ma sono sempre di più anche i marchigiani che si trovano costretti a fare i conti con il sovraindebitamento. A marzo, secondo l’analisi della Federazione Autonoma Bancari Italiani, nelle Marche i crediti ammalorati delle famiglie ammontavano complessivamente a 390 milioni di euro. Una cifra che comprende mutui non pagati, crediti al consumo non rimborsati e arretrati relativi ad altri prestiti personali.

Un quadro estremamente critico che ha spinto il gruppo assembleare del Partito Democratico a depositare una proposta di legge, a prima firma del capogruppo Maurizio Mangialardi, che intende promuovere misure di prevenzione, contrasto e soluzione dei fenomeni di sovraindebitamento. Quattro sono gli assi di intervento individuati: avviare campagne di informazione e sensibilizzazione sull’uso responsabile del denaro e sull’accesso consapevole al credito; favorire la composizione delle crisi da sovraindebitamento; sostenere l’attivazione di sportelli di preistruttoria e forme di agevolazione e assistenza gratuita per l’accesso ai servizi degli Organismi di composizione delle crisi da sovraindebitamento operanti nelle Marche; adoperarsi per il reinserimento sociale e occupazionale delle persone interessate coinvolte.

“Caro mutui, aumento dei costi dell’energia, inflazione – afferma Mangialardi – ma anche un drammatico calo del 7,5% dei salari reali italiani, evidenziato proprio alcuni giorni fa dal Rapporto Ocse, hanno avuto un forte impatto negativo sul potere d’acquisto delle famiglie, specie tra quelle a basso reddito, che si ritrovano sempre più in difficoltà nel rispettare le scadenze relative ai finanziamenti. Ma i dati dimostrano che nessuno è immune dal rischio di sovraindebitamento, dunque riteniamo urgente che si intervenga anche a livello locale per scongiurare situazioni di difficoltà, prevenire fenomeni di usura ed evitare drammi familiari e sociali. La Regione può fare molto con misure volte a diffondere una maggiore e migliore educazione finanziaria, ma soprattutto favorendo da un lato la conoscenza delle procedure di composizione della crisi, e dall’altro l’accesso ai servizi degli Organismi preposti. Oltre a ciò, la nostra proposta prevede che la Regione si faccia carico di azioni a sostegno del reinserimento sociale e occupazionale delle persone interessate da crisi da sovraindebitamento, a seguito della sua composizione”.

“La legge n. 3 del 2012, la cosiddetta legge salva-suicidi – aggiunge Cesetti – aveva già introdotto procedure di composizione della crisi da sovraindebitamento, ora collocate nel decreto legislativo n. 14/2019, per porre rimedio a quelle situazioni di sovraindebitamento incolpevole, non soggette né assoggettabili a procedure concorsuali. Tanto è vero che nelle Marche risultano iscritti nell’apposito Registro tenuto presso il Ministero della Giustizia, diversi Organismi di composizione della crisi da sovraindebitamento. Il problema, però, sottolineato di recente dall’associazione Protezione Sociale Italiana, è che circa il 30% delle persone indebitate non è in grado di sostenere i costi di accesso alla procedura. Perciò diventa fondamentale promuovere accordi con questi Organismi operanti nelle Marche o con i soggetti che li hanno costituiti, finalizzati a rendere operativi sportelli di preistruttoria e ad agevolare l’assistenza gratuita nei confronti di persone in condizioni di particolare criticità”.

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Comunicato Stampa