“Le Marche si attivino per sostenere e accelerare l’iter in Parlamento”
Nel corso degli ultimi mesi sono state presentate in Parlamento una decina di proposte di legge inerenti l’oblio oncologico. Ora a mobilitarsi è anche il gruppo assembleare del Partito Democratico delle Marche, che con il consigliere Fabrizio Cesetti, attraverso un’interrogazione che verrà discussa in aula martedì prossimo, sollecita il presidente Acquaroli affinché si attivi direttamente nelle competenti sedi istituzionali e, in particolare, nei confronti dei presidenti del Senato e della Camera, oltre che verso i vari gruppi parlamentari, per sostenere e accelerare l’iter di approvazione. Sul tema, Cesetti aveva già presentato alcune settimane fa una specifica mozione, ancora in attesa di essere discussa dall’Assemblea.
“Mentre un tempo le patologie oncologiche davano poche speranze di sopravvivenza – spiega Cesetti – oggi molte neoplasie sono curabili e altre hanno un’aspettativa di vita lunga. Tuttavia, sono ancora molte le persone che, avendo sofferto di tali patologie, rischiano di trovarsi nella spiacevole situazione di non poter accedere ad alcuni servizi o di essere soggette a limitazioni che negano loro la possibilità di vivere una vita piena. Per loro spesso è difficile, se non impossibile, richiedere mutui e prestiti, stipulare polizze assicurative o praticare un’adozione”.
“Dunque – conclude Cesetti – bene il dibattito che si è aperto in Parlamento per arrivare a una legge sul diritto all’oblio oncologico capace di dare risposte a un problema estremamente concreto e che incide pesantemente sulla vita di quasi un milione di ex pazienti italiani, sulla scia di quanto già avvenuto in Francia, Lussemburgo, Olanda, Belgio e Portogallo. Ora, però, si tratta di sostenere e accelerare l’iter di approvazione e, in tal senso, le istituzioni territoriali come la Regione, hanno non solo il diritto, ma anche il dovere, di attivarsi nei confronti del governo e del Parlamento. Ciò è già accaduto alcuni giorni fa in Lombardia, dove il consiglio regionale ha approvato all’unanimità una mozione che va in questa direzione; auspico che le Marche seguano quanto prima questo esempio”.