Thursday 19 September, 2024
HomeComunicati stampaEdison: discussa in consiglio regionale l’interrogazione della consigliera Elezi

Discussa nel consiglio regionale di oggi, 6 agosto, l’interrogazione della consigliera Lindita Elezi sull’impianto per la gestione di rifiuti pericolosi e non che la Edison vorrebbe realizzare alla Z.I.P.A. di Jesi vicino ad una mensa.

E’ risultato evidente anche dalla risposta dell’assessore regionale all’Ambiente Aguzzi che il comune di Jesi si sta trincerando dietro i cavilli per evitare il confronto: la Regione, che pure sta redigendo il nuovo piano rifiuti sulla base della nuova legislazione nazionale ed europea, non è mai stata chiamata in causa nonostante la richiesta Edison dati oltre un anno e l’impianto sarebbe il primo di questo tipo nelle Marche – ha sottolineato Elezi nel suo intervento – L’economia circolare è un punto nodale della politica di gestione dei rifiuti, ma è un dovere della politica considerarla un modo per tutelare la qualità della vita dei cittadini e non per consentire il libero sfogo dell’interesse privato. La stessa Edison nel progetto evidenzia la possibilità che quello di Jesi diventi un polo provinciale e regionale della produzione di End of Waste da terreni contaminati visto che nelle Marche ci sono più di 1100 siti contaminati censiti e il più grande cantiere del sisma centro Italia.

È evidente che l’economia circolare non può essere attuata a dispetto della sua sostenibilità sociale – ha aggiunto Elezi – Edison chiede di costruire un impianto pericoloso che avrà delle ricadute molto pesanti su un’area già Aerca, gravata dall’ inquinamento delle falde acquifere e da polveri sottili e prossima al costruendo hub di Amazon. Le criticità sono talmente evidenti che il Comune di Jesi solo dopo un anno dalla richiesta e solo sulla spinta delle proteste si è  confrontato con la cittadinanza.

Tra i doveri dei sindaci però c’è anche la salvaguardia della salute pubblica che non può essere compatibile con un impianto per i rifiuti pericolosi costruito vicino ad una mensa e in un’area dove gravitano aziende che muovono migliaia di persone ogni giorno – ha evidenziato la consigliera regionale – Al di là delle specifiche deleghe, la richiesta di P.A.U.R. (Provvedimento Autorizzativo Unico Regionale) per un impianto di questa pericolosità obbliga, a mio avviso, a fare scelte di indirizzo che non siano solo legate ad aridi parametri tutti da verificare sul campo. Credo che, anche a fronte del lavoro che andremo a fare sul nuovo piano regionale dei rifiuti, la politica debba porsi prepotentemente il problema di conciliare la sostenibilità ambientale con l’effettiva qualità della vita e mi auguro che facciamo tutti insieme un buon lavoro in questo senso, – conclude Elezi – Ho invitato la Regione ad essere propositiva per un’ interlocuzione con il Comune e gli enti coinvolti in modo da dare voce ai tanti cittadini che non per miopia, ma per i riscontri oggettivi sull’impatto ambientale ammessi anche da Edison si stanno esprimendo anche con una raccolta firme sacrosanta“.

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Comunicato Stampa