Depositata stamattina la petizione del Comitato per la Vallesina avente per oggetto : “Petizione popolare per la richiesta di una azione concreta da parte del sindaco e della amministrazione comunale a favore dei cittadini contro gli effetti e le molestie degli allevamenti intensivi del comune di Jesi e nella Vallesina” accompagnata da 367 firme.
Accanto a questa era stata lanciata anche una petizione su Change.org con lo stesso titolo che ha raccolto 361 firme che non sono invece state depositate in quanto prive di valore legale. La petizione è composta da quattro richieste al primo cittadino di Jesi ed alla sua giunta :
- La valutazione ed il mantenimento della bellezza e salubrità delle campagne jesine a benifcio
della intera cittadinanza - Il monitoraggio attento dell’inquinamento prodotto dagli allevamenti intensivi e delle
immissioni in aria ed acqua e lo stop allo sfruttamento delle risorse naturali fra cui in primis
l’acqua - Richiesta al Comune di Jesi di costituirsi come parte civile ai processi penali presso il
Tribunale di Ancona contro il Sig. Giovanni Fileni imputato di “immissione di getto
pericoloso ex Art. 674 del Codice Penale per le molestie odorigene causate dagli allevamenti
di Ripa Bianca, Ponte Pio e Cannuccia a seguito dei Decreti Penali di condanna già emessi. - Installazione di centraline che rilevino permanentemente ed in modo trasparente i valori
dell’ammoniaca e delle polveri sottili e degli altri inquinanti in prossimità degli allevamenti
intensivi.
Il Comitato per la Vallesina, che continua incessantemente l’opera di sensibilizzazione sul problema
degli allevamenti intensivi, si augura che di fronte a questa petizione il Comune di Jesi possa
finalmente venire incontro ai disagi che si protraggono ormai da anni e ai rischi alla salute ed al
benessere dei cittadini.
Il sostegno di tutti i cittadini di Jesi a questa iniziativa e la solidarietà fra chi si batte contro tutte le
forme di inquinamento del territorio aiuterebbe a creare un fronte comune contro chi invece calpesta
il territorio e la salute dei cittadini.
Dal Comitato per la Vallesina