“Sono tanti i valori e le peculiarità presenti nelle Marche e che possono rappresentare quel valore aggiunto per rafforzare l’arrivo di turisti in Regione, compresi gli stranieri. Le previsioni a livello nazionale sono ottime per il 2024 e le Marche faranno la loro parte per confermarle.
Ma abbiamo alcuni nodi da risolvere per caratterizzarci, sempre più, come una meta appetibile, avendo tutte le carte in regola per competere con Regioni italiane e straniere ben più attrezzate perché si sono mosse per tempo.
Potrei ricordare i nostri antichi problemi, figli di una miope politica del Pd che non ha saputo valorizzare un’offerta multi-prodotto in cui l’enogastronomia, il paesaggio naturale, i percorsi che portano a scoprire i borghi e le aree interne, potessero lasciare il turista soddisfatto. Si è lasciato che ciascun’area regionale si promuovesse singolarmente.
Ma siamo una Regione plurale, l’unica in Italia, ed è un asset sul quale la Giunta di centrodestra, guidata da Francesco Acquaroli, ha deciso di puntare, partendo da un brand unico, partecipando alle fiere di settore, puntando su una campagna pubblicitaria nazionale con testimonial marchigiani. Natura, mare, monti, colline, borghi storici, cibo, cultura, divertimento, benessere, sport e un buon rapporto qualità/prezzo, con architetture monumentali che rappresentano una vera eccellenza e che noi abbiamo decisamente valorizzato, destinando fondi importanti.
Abbiamo, però, una zavorra con la quale, speriamo per pochi anni ancora, dovremo fare i conti. Vale a dire quel gap infrastrutturale che rende difficile l’arrivo nelle Marche.
Tanto è stato fatto negli ultimi 3 anni, ma per costruire opere servono tempo e risorse. Le seconde iniziano ad arrivare per garantire i voli di continuità; alcuni stralci del raddoppio ferroviario Orte-Falconara; il completamento del progetto Quadrilatero con le arterie della Pedemontana annesse; l’accelerazione sulla Fano-Grosseto; viabilità del capoluogo migliorata con Ultimo miglio, uscita nord del porto, lungomare nord, solo per citare alcuni esempi; decisione per destinare il Molo Clementino, lato esterno mare area Fincantieri, per le grandi navi da crociere, in seguito per il grande diporto, e che servirà da trait d’union in attesa della realizzazione della penisola; tante altre strade, ponti ciclabili, sparse in regione.
Una primavera di opere, in larghissima parte finanziate, che sono figlie di un cambio di passo innegabile, dopo decenni di stop per una politica che ha privilegiato lo ‘splendido isolamento’ delle Marche, rivelatosi il nostro peggior neo. E non ci voleva certo Einstein per capirlo”.
Queste le dichiarazioni del consigliere di Fratelli d’Italia al Consiglio regionale, Carlo Ciccioli, dopo aver partecipato agli Stati generali del Turismo 2024 a Castelraimondo.