In Regione bocciata la mozione della consigliera dem che chiedeva la sospensione immediata degli iter autorizzativi finalizzati alla realizzazione di discariche nella Media Vallesina
ANCONA – “La destra che governa le Marche urla in piazza ma poi tace nelle stanze del potere. Questo triste cliché, andato in scena negli ultimi cinque anni, si è ripetuto un’altra volta ieri in aula, in occasione della mozione presentata dal gruppo consiliare del Pd per chiedere, in attesa dell’entrata in vigore dell’aggiornamento del nuovo Piano dei Rifiuti, la sospensione immediata degli iter autorizzativi finalizzati alla realizzazione di nuove discariche di rifiuti nella Media Vallesina e l’avvio di un approfondimento sanitario sulla popolazione lì residente”.
A dirlo è la consigliera regionale del Partito Democratico Manuela Bora.
“Quell’atto – spiega la consigliera del Pd – lo avevo depositato a seguito della presentazione di un progetto per l’apertura di un impianto di discarica a Poggio San Marcello, pervenuta alcuni mesi fa alla Provincia di Ancona da parte di una società privata.
Ma la questione non riguarda un singolo comune, bensì tutte le comunità della Media Vallesina, che conta circa 20 mila abitanti e dove cresce la preoccupazione per le conseguenze sulla salute pubblica e la tutela del territorio.
La Regione Marche avrebbe potuto e dovuto dare a queste popolazioni una risposta concreta approvando la nostra proposta. Invece, mostrando per l’ennesima volta incoerenza e grande ipocrisia, la destra di Acquaroli ha respinto il documento”.
“Purtroppo – conclude Bora – non si tratta neanche della prima volta. In questi mesi abbiamo impiegato tutti gli strumenti a nostra disposizione per portare l’attenzione dell’aula e della giunta su questo tema, ma la maggioranza ha eretto un muro di gomma. Interrogazioni, mozioni, proposte di legge: nulla di tutto questo è stato accolto e utilizzato per garantire la massima tutela ambientale e sanitaria di quella zone che negli anni hanno già dato il loro responsabile contributo nella gestione dei rifiuti.
Ieri l’assessore Aguzzi si è nascosto dietro un vergognoso “non possumus”, rilanciando la palla alla Provincia di Ancona. La verità è che questo scaricabarile serve ad Aguzzi e alla giunta Acquaroli per nascondere le loro gravi responsabilità, prima fra tutte quella di non essere riusciti ad approvare in cinque anni il nuovo Piano dei Rifiuti, da cui deriva questo stato di incertezza e la possibilità per tante società private di agire senza quei vincoli e quelle tutele per la salute pubblica e ambientale che dovrebbero essere previsti da una seria pianificazione del legislatore regionale”.