Sunday 24 November, 2024
HomeComunicati stampaBambino ucciso da un attacco di un pitbull, Oipa: “Serve regolamentazione”

Chi cede o vende incautamente “cani da presa” è moralmente responsabile di questi gravi fatti

Un bambino di cinque mesi è morto dopo essere stato attaccato da un pitbull a Palazzolo Vercellese (Vc) mentre era in braccio alla nonna. Ennesima vittima di quella che ormai sembra essere la moda del momento: comprare o adottare un cane molosso o molossoide senza avere le necessarie competenze per gestire questi tipi di cane, osserva l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa), che torna a chiedere al legislatore nazionale di regolamentare con urgenza la detenzione di determinate razze o simil-razze. Allo stesso tempo, osserva che chi cede o vende incautamente “cani da presa” è moralmente responsabile di questi gravi fatti. Molto spesso, questi animali provengono da cucciolate casalinghe, quando non da traffici illeciti.

Gli altri casi recenti. Il 13 maggio scorso una bambina è stata ferita gravemente da un pitbull A Sesto San Giovanni (Mi), pochi giorni prima, il 3 maggio, un bambino di dieci anni è stato morso da un altro pitbull a Milano, mentre ad aprile un piccolo di 15 mesi è stato ucciso da due pitbull in provincia di Salerno e a una donna di 83 anni sono state amputate le braccia dopo essere stata attaccata dai suoi sette cani, amstaff e american bully in provincia di Padova.

L’Oipa sottolinea che certi cani troppo spesso vengono scelti anche da persone non in grado di gestirli correttamente. A livello locale, alcuni Comuni, come quello di Milano, hanno regolamentato la materia, ma occorrerebbe una norma nazionale per imporre a tutti i Comuni di regolamentare il tema.

Autore

Comunicato Stampa