Friday 9 May, 2025
HomeComunicati stampaAsp sulle dichiarazioni della consigliera Elezi

Nei giorni scorsi la Consigliera Regionale Lindita Elezi ha accusato l’ASP Ambito 9 di aver agito con superficialità e di aver negato per 5 mesi l’assistenza domiciliare ad una persona con disabilità e che grazie alla Regione e a Lei tale assistenza sarebbe stata ripristinata.

Le cose non stanno così.

La persona con disabilità che usufruisce di  12 ore settimanali di “Servizio di aiuto alla persona” perde la “sua” assistente il 15 gennaio 2025 perché la stessa va in maternità. Il 27 gennaio la Cooss Marche, che gestisce il servizio, invia una nuova assistente di base ma dopo una settimana, e precisamente il 5 febbraio, la famiglia ne chiede la sostituzione. La decisione della famiglia è stata irremovibile nonostante il tentativo della Cooss Marche di superare le criticità ed eventualmente preparare per tempo la sostituzione dell’assistente.

La cooperativa inizia una nuova ricerca di personale ed invia una nuova operatrice che inizia il lavoro il 17 marzo. Occorre sempre rammentare che, oggi,  non è facile trovare personale di cura ed assistenza. Purtroppo l’assistente neo assunta, poco dopo aver preso servizio, si è dimessa.

Un altro operatore ha rinunciato di lì a poco.

La cooperativa attiva una nuova ricerca e riesce a reperire due unità di personale disposte  a prendere servizio a casa della persona con disabilità il 16  aprile, cosa che è puntualmente avvenuta. Tutto questo prima della lettera della Regione (datata 14 aprile 2025) che trasmetteva il testo della interrogazione della consigliera regionale Lindita Elezi.

Non è pertanto vero che la persona con disabilità è stata lasciata senza assistenza per 5 mesi, ma è sicuramente vero che se la famiglia non avesse richiesto l’allontanamento immediato dell’operatrice inviata dalla Cooperativa, probabilmente, non ci sarebbe mai stata una carenza temporale di operatori di assistenza.

La ricerca di personale rispondente alle caratteristiche richieste dalla famiglia non si è mai interrotta ma certo è stata resa difficile dalla grave carenza nel mercato del lavoro di una pluralità di figure dedicate alla cura e all’assistenza.

Nonostante però gli allontanamenti, le dimissioni, le rinunce del personale e le carenze del mercato del lavoro, la cooperativa Cooss Marche è riuscita a reperire due operatori che dal 16 aprile assistono la persona con disabilità.

Rimane ed è indubbia la difficoltà a reperire il personale di cura e di assistenza e questo può provocare qualche disagio ma non si può accettare, perché non rispondente al vero, l’accusa che l’ASP Ambito 9 abbia agito con superficialità e senza aver programmato il suo intervento.

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Comunicato Stampa