Thursday 21 November, 2024
HomeAttualitàVilla Jolanda: la biblioterapia come nuovo strumento per la cura del disagio psichico

Da due anni, la clinica psichiatrica “Villa Jolanda” di Maiolati Spontini sta sperimentando un approccio terapeutico innovativo: la biblioterapia. Questo metodo, nato dalla collaborazione con la biblioteca “La Fornace” di Moie e il progetto Bookbox, porta i benefici della lettura all’interno di un contesto di cura psichiatrica, offrendo ai pazienti uno strumento alternativo per riflettere su se stessi e affrontare il proprio disagio.

Il progetto Bookbox, avviato tre anni fa dal Comune, è noto per portare libri e riviste in luoghi pubblici come studi medici, farmacie e centri estetici, coinvolgendo anche persone con disabilità. Nel 2022, questa iniziativa è entrata anche a Villa Jolanda, dove alcune volontarie hanno dato vita a un gruppo di lettura dedicato ai pazienti della clinica. Il gruppo, attualmente guidato da Patrizia Renzi insieme alle sue colleghe Valentina Baiocco, Lorella Caciornia, Luciana Gasparini e Angelina Gravina, si riunisce due volte al mese per condividere letture di brani di narrativa e poesia, che diventano il punto di partenza per riflessioni personali e di gruppo.

La biblioterapia alleata delle patologie psichiatriche

La biblioterapia utilizza la lettura come strumento per stimolare un processo di introspezione e guarigione. Attraverso testi selezionati in base alle specifiche necessità di ciascun paziente, si cerca di aiutare le persone a esprimere emozioni e pensieri difficili da verbalizzare. “Abbiamo letto Calvino, Rodari, Buzzati e molti altri autori,” spiega Renzi, “e ogni volta il gruppo produce aforismi e riflessioni, che diventano occasioni per condividere ricordi, emozioni e frammenti della propria vita.

Il successo di questo approccio è evidente: i pazienti, che solitamente mostrano una ridotta partecipazione nelle attività di gruppo, hanno sviluppato una maggiore voglia di interagire, contribuendo attivamente alla discussione. “Le storie lette e condivise permettono ai nostri utenti di passare da una posizione di passività a una partecipazione attiva,” racconta Renzi, sottolineando come il gruppo abbia creato un ambiente sicuro e protetto in cui i pazienti possono esprimersi liberamente, sentendosi parte di una comunità.

Autore

Giorgia Clementi

Nata sotto il segno del leone, cresciuta nella capitale del Verdicchio. Dopo la maturità classica al Liceo Vittorio Emanuele II di Jesi scopro l'interesse per il mondo della comunicazione che scelgo di assecondare, dapprima con una triennale all'Università di Macerata, ed in seguito con una laurea magistrale in Giornalismo ed editoria all'Università di Parma. Spirito d'iniziativa, dinamismo, (e relativa modestia), i segni che mi contraddistinguono, insieme ad un amore unico per le bellezze del mio territorio. L'idea di fondare Capocronaca, insieme a Cristina, nasce all'inizio del 2023. Nelle sue fondamenta, la volontà di dare ai lettori una voce nuova da ascoltare e scoprire insieme a loro, cosa accade ogni giorno.