Il Dipartimento di Salute Mentale della AST Ancona, guidato dal Dr. Massimo Mari, rinnova l’appuntamento con “Una vela per tutti”, un progetto che combina la pratica della vela con un percorso intensivo di psicoterapia di gruppo. Realizzata in collaborazione con il Comune di Ancona, l’ANPIS (Associazione Nazionale per l’Inclusione Sociale) e l’Ancona Yacht Club, l’iniziativa mira a favorire l’integrazione, la crescita personale e il benessere psicofisico degli utenti del Dipartimento di Salute Mentale.
La barca a vela come strumento di cura e consapevolezza
Il cuore del progetto è l’uso della barca a vela non solo come mezzo per apprendere nuove abilità, ma anche come strumento terapeutico. L’ambiente del mare e le dinamiche della navigazione diventano una metafora del percorso di vita, consentendo ai partecipanti di condividere esperienze, esplorare le proprie emozioni e rielaborare vissuti personali.
Attraverso un percorso intensivo di psicoterapia di gruppo, facilitato dalla presenza di terapeuti esperti e degli operatori del Dipartimento di Salute Mentale, i partecipanti possono prendere maggiore consapevolezza delle proprie dinamiche relazionali e lavorare su di esse per raggiungere un miglior equilibrio emotivo e relazionale.
“Il progetto – spiegano gli organizzatori – è pensato per mettere in luce le risorse e le abilità di ogni individuo, in un’ottica di inclusione sociale e crescita personale. La vela, con le sue sfide e i suoi insegnamenti, rappresenta uno strumento prezioso per promuovere benessere e integrazione.”
Un percorso strutturato, dall’aula al mare
Il progetto prenderà il via ufficialmente il 18 febbraio con un incontro iniziale presso l’Ancona Yacht Club. Da marzo a settembre, i partecipanti seguiranno un percorso articolato in: 4 lezioni teoriche di due ore ciascuna, per apprendere le basi della navigazione e lezioni pratiche settimanali di circa tre ore, che si svolgeranno al mattino.
Sono disponibili 20 posti, e il programma coinvolgerà non solo gli utenti, ma anche i loro familiari e gli operatori sanitari, rafforzando il senso di comunità e condivisione.
L’iniziativa, attiva ormai da diversi anni, si è sempre rivelata un successo.
Un finale speciale: la Regata del Conero
Il progetto culminerà, come da tradizione, con la partecipazione alla Regata del Conero, prevista per metà settembre. Questo evento non solo celebra i progressi compiuti durante il percorso, ma rappresenta anche un’occasione per coinvolgere l’intera comunità e dimostrare il valore inclusivo e riabilitativo di questa iniziativa.