A cento anni dalla nascita e dieci dalla scomparsa del dottor Primo Luigi Bini (Monsano, 20 settembre 1924 – Jesi, 13 maggio 2014), la comunità jesina si riunisce per ricordare una figura che ha lasciato un segno profondo nella società locale e non solo. Il prossimo venerdì 11 ottobre, presso la Sala Maggiore del Palazzo dei Convegni, si terrà un incontro commemorativo dal titolo “Una vita per la VITA e la comunità. Quale eredità per noi oggi?”, organizzato da un gruppo di cittadini nati nel quartiere Prato negli anni ’60, che vogliono celebrare il centenario della nascita del medico.
Il dottor Bini, la cui umanità e professionalità hanno segnato la storia del territorio, sarà ricordato per il suo impegno a favore della salute e della vita, ma anche per i valori profondi che hanno guidato il suo lavoro. L’evento non sarà solo un’occasione per riflettere sulla sua carriera, ma anche per riproporre i principi che hanno ispirato il suo agire, valori oggi più che mai attuali.
A moderare l’incontro sarà Beatrice Testadiferro, direttrice del giornale Voce della Vallesina, e tra gli interventi ci sarà quello di Mons. Gerardo Rocconi, vescovo della Diocesi di Jesi. Il vescovo offrirà una riflessione su come la fede profonda del dottor Bini, vissuta con coerenza come laico cattolico, abbia influito sul suo operato professionale e sociale. Questa fede, vissuta non solo a parole ma nell’azione quotidiana, ha ispirato il suo modo di prendersi cura delle persone, mettendo sempre al centro l’essere umano e il valore della vita.
Emanuela Marguccio, assessora del Comune di Jesi, interverrà invece sul ruolo cruciale che figure come quella del dottor Bini ricoprono all’interno di una comunità. In un mondo in cui è sempre più urgente la necessità di guide ed educatori credibili, capaci di formare cittadini responsabili e socialmente impegnati, la figura del dottore rappresenta un esempio da cui trarre ispirazione per le nuove generazioni.
Un’altra testimonianza sarà quella di Antonella Bonucci, direttore del reparto di Pediatria dell’Ospedale “Carlo Urbani” di Jesi. Il suo intervento si focalizzerà sulla missione del medico, un ruolo che oggi, in un contesto sempre più dominato da logiche di bilancio e prestazione, rischia di perdere di vista la centralità del paziente. La sua riflessione intende richiamare l’importanza di un approccio alla medicina che non dimentichi mai il benessere integrale della persona.
Infine, Roberto Mancini, professore di Filosofia teoretica all’Università di Macerata, terrà una relazione sui valori fondanti che sono alla base della costruzione di una comunità sana, viva e sostenibile. La sua riflessione cercherà di delineare come principi come solidarietà, rispetto e cura del prossimo siano ancora oggi imprescindibili per costruire una società a misura d’uomo.
L’incontro si propone quindi come un momento non solo di ricordo, ma anche di ispirazione per riflettere su come l’eredità del dottor Bini possa continuare a vivere nelle scelte individuali e collettive del nostro presente. Un esempio di dedizione e umanità, il cui insegnamento rimane una risorsa preziosa per le sfide del nostro tempo.