Il 25, 26 e 27 luglio Scapezzano sarà il palcoscenico di un’atmosfera medievale unica, con la Festa Castellana
E’ un vero, affascinante viaggio nel passato con la Festa Castellana. Anche quest’anno, il borgo di Scapezzano di Senigallia si appresta a rivivere la sua storia con la tradizionale rievocazione storica del 1355, un evento che promette di trasportarvi indietro di quasi sette secoli. Il 25, 26 e 27 luglio Scapezzano sarà il palcoscenico di un’atmosfera medievale unica.
Il contesto sorico: Scapezzano nel Medioevo
Il 1355 fu un anno significativo per Scapezzano, un periodo in cui il piccolo castello, strategicamente posizionato sulle colline che dominano Senigallia e la valle del Misa, giocava un ruolo importante nelle dinamiche territoriali dell’epoca. Questi erano anni di lotte tra signorie, di alleanze e tradimenti, e i castelli come quello di Scapezzano rappresentavano non solo baluardi difensivi, ma anche centri vitali per la comunità.
Tre giorni di festa
La Festa Castellana si propone di rivivere le atmosfere medievali alla metà del Trecento, con allestimenti curati nei minimi dettagli tutti da vivere. Nei primi due giorni si potranno scoprire i luoghi, con gli accampamenti con i falconieri, le postazioni di tiro con l’arco, le partite a scacchi, il mercatino artigianale. Il terzo giorno si terrà il “Palio dell’Oca”, una competizione tra le quattro contrade che chiude la manifestazione.
La Festa Castellana non è solo un’occasione per ammirare costumi d’epoca, ma una vera e propria immersione nella vita quotidiana medievale grazie ai cortei storici, le passeggiate tra dame e cavalieri, i combattimenti e le investiture.
Ogni dettaglio è curato dalle associazioni La Castellana di Scapezzano e l’ACLI Belvedere di Scapezzano, con il patrocinio del Comune di Senigallia, con meticolosa ricerca storica, dalla preparazione dei cibi alle arti e mestieri, dagli spettacoli alle scene di vita contadina e nobiliare. L’obiettivo è offrire al visitatore un’esperienza autentica, quasi a fargli sentire il profumo del pane appena sfornato nei forni medievali o il clangore delle spade durante gli scontri.