In collaborazione con il Liceo artistico “Mannucci” si è concluso il progetto “Umanizzazione delle cure di terapia intensiva”
Un progetto iniziato nel 2018 che si conclude dopo oltre 100 ore di lavoro e 40 studenti impegnati per rendere bello un luogo di cura come il Carlo Urbani. Il progetto, dal nome “Umanizzazione delle cure di terapia intensiva” era nato dalla collaborazione tra il Liceo Artistico “Mannucci” sede di Jesi e il reparto di Terapia Intensiva dell’Ospedale “Carlo Urbani” e si è concluso ieri pomeriggio con la presenza di professori, dirigente scolastico e rappresentanti della direzione ospedaliera e delle istituzioni.
La fine di un percorso guidato dall’obiettivo di migliorare gli aspetti organizzativi e umani nei confronti dei pazienti e dei loro familiari realizzando murales sulle pareti e decorazioni nel corridoio.
Come stabilito nei bozzetti realizzati nel 2017/2018, è stato realizzato un murale raffigurante un “albero della vita” a tinte magenta e blu con mani che si intrecciano come radici, pesci rossi in un fondale marino, un mondo fantastico con bambini che giocano sospesi senza leggi di gravità, soffioni mossi dal vento, considerati simbolo di leggerezza e trasformazione. Poi altri murales a tema naturale come fiori stilizzati con lunghi steli mossi dal vento metafora di energia e libertà, un simbolico collegamento con la città con alcuni dei principali monumenti di Jesi e, l’ultimo, un grande oblò che apre allo scenario di un fondale marino con alghe, coralli e pesciolini rossi.
L’acquisto dei materiali utilizzati è stato possibile grazie alla ditta Diatech Pharmacogenetics. A coordinare gli studenti, la prof.ssa Giuliana Pallotto
“Oggi la conclusione di questo esemplare progetto – ha affermato il Direttore della Terapia Intensiva di Jesi Dr Tonino Bernacconi – con la consapevolezza di tutti che il lavoro di questi bravissimi giovani studenti porterà beneficio ai degenti al risveglio dopo la cura della malattia, ai familiari che soggiornano per ore a fianco del proprio congiunto, e a tutto il personale che opera nel reparto giorno e notte”.
“Questo progetto – ha aggiunto il Dirigente Scolastico Luca Serafini – ha permesso agli studenti di rendersi protagonisti di una operazione culturale volta a favorire la conoscenza a livello territoriale delle competenze e potenzialità operative della nostra scuola in collaborazione con una struttura sanitaria“.
“Le cure non possono e non devono mai essere scisse dall’empatia e dalla solidarietà nei confronti di chi soffre – ha concluso la consigliera regionale Lindita Elezi. Per questo il lavoro dei ragazzi dell’Artistico non è encomiabile solo come performance, ma come messaggio. Quello di Jesi è un progetto di qualità e di valore che merita di essere replicato”.
Ringraziamenti giungono da parte della Direzione Strategica Aziendale e del primario di Terapia Intensiva, Dr Tonino Bernacconi, alla scuola e a tutti i partecipanti al progetto che umanizza le cure e migliora il confort dell’assistenza, in un binomio arte salute.