In Ancona, così come in parecchie altre città italiane, sono previsti aumenti della Tari. La tassa sui rifiuti – introdotta nel 2014 a sostituzione delle precedenti normative in materia – vedrà un’impennata delle tariffe pressoché in tutto il territorio del Bel Paese, con uno squilibrio, tuttavia, per quanto concerne Nord e Sud Italia.
Nella classifica delle città in cui la Tari è maggiormente elevata, infatti, ben nove delle prime dieci sono collocate al Centro-Sud. Un divario che Ivana Veronese, segretaria confederale Uil, ha spiegato in questi termini: “La Tari serve a pagare un servizio che costa di più laddove è meno efficace ed efficiente”.
Un rincaro che non deve stupire, in quanto, nel corso di soli quattro anni (tra il 2017 e il 2021), la Tari era già andata incontro ad un aumento medio del 6,7%. Da Napoli a Perugia, da Torino a Padova, le impennate delle tariffe della tassa sui rifiuti rappresenteranno l’ennesima stangata che si abbatterà sulle tasche degli italiani.
La stragrande maggioranza di tali aumenti, nello specifico, sarà valida solamente a partire dall’ultima rata (essendo la Tari una tassa che viene solitamente suddivisa in tre tranche). Tuttavia, in vista della batosta che, al principio del 2024, non mancherà di gravare sulla condizione economica di molte famiglie italiane, non si deve escludere lo scoppio di un acceso dibattito in materia.
Ancona e Osimo: aumenta la tassa sui rifiuti
Anche per il comune di Ancona, già a partire dal 2023, è stato imposto un aumento della tassa sui rifiuti pari allo 0,6%. Un provvedimento che la sindaca Valeria Mancinelli non ha tardato a descrivere come necessario: “Le tariffe sono determinate in base al regolamento sulla Tari approvato dal consiglio comunale, nonché agli obblighi di legge e ai criteri stabiliti da Arera (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente)”.
Un rincaro, quello concernente la Tari, che non ha risparmiato neanche il Comune di Osimo. Nel corso del consiglio comunale tenutosi lo scorso 27 aprile, infatti, è stato approvato un aumento dello 0,26% dell’aliquota Tari. Il sindaco Simone Pugnaloni, interpellato in materia, ha commentato così: “Da quattro anni questi aumenti sono imposti da Arera. Il comune si impegnerà per sostenere i meno abbienti di fronte a questi aumenti, estendendo il bonus sulla Tari a tutti coloro che già lo percepiscono per gas, luce e acqua”.