“Take me home“, questo il nome dell’iniziativa presentata dal Rotary Jesi la scorsa settimana, presso la casa comunale. “L’idea nasce da un nostro socio Emanuele Zannini – ha affermato il presidente Mauro Ragaini spiegando come “Take me home” voglia contrastare lo spreco alimentare e promuovere il riciclo del cibo come avviene da tempo anche in altri paesi, dando la possibilità a chi si reca al ristorante di portare a casa il cibo non consumato. Non solo il cibo in questo caso, perché l’iniziativa si è concretizzata nella creazione anche di contenitori per le bottiglie così da portar via anche il vino avanzato.
“Dopo la guerra con il boom economico si sono modificati i modi di consumare – ha aggiunto. Si riteneva un atteggiamento inappropriato prendere e portarsi via ciò che avevamo pagato e non consumato. Questo ha dato vita ad un costume che genera enormi sprechi. Sono 1,3 miliardi le tonnellate di cibo perso o sprecato nel mondo. Se diamo a questo numero un valore economico ed allo stesso tempo mettiamo in relazione questo spreco con chi non ha da mangiare, questa parte del mondo che osa sprecare non solo avrà qualche responsabilità per chi non ne ha ma il fatto che lo sprechino è un insulto alla nostra intelligenza“.
L’iniziativa gode del patrocinio del Comune di Jesi e del supporto delle Associazioni di categoria quali CNA e Confartigianato.
“Un’idea molto utile sia per i servizi commerciali che per i cittadini nell’ottica della sostenibilità e del risparmio“, ha commentato l’Assessora Emanuela Marguccio. “Sensibilizzare il consumatore finale è importante e permette di evitare spreco sia per il vino che per il cibo. Spesso alcuni evitano di acquistare la bottiglia di vino se ne consuma solo metà o se deve guidare. Noi arriviamo in ritardo rispetto all’estero ma l’importante e sensibilizzare soprattutto nel nostro territorio ricco di Tipicità enogastronomiche” ha concluso Cristina Brunori di Confartigianato Jesi. .
Per il momento sono stati fatti realizzare 5000 contenitori con carta appropriata, 1000 per il vino e 4000 per il cibo, che saranno messi a disposizione degli esercizi commerciali aderenti. “Questi primi contenitori li distribuiremo gratuitamente. Poi abbiamo fatto approvvigionare più carta in modo tale che se un esercente voglia farne realizzare altre ha il prezzo bloccato. A tutti gli esercenti verrà dato un logo che segnalerà l’adesione al progetto” ha concluso Ragaini.