Ieri mattina, presso la sede Caritas di Jesi, è stato presentato il progetto “Spazio del rjuso“. Al centro il riciclo e la sua importanza per l’ambiente e la comunità, con una serie di iniziative che mireranno alla sensibilizzazione dei cittadini e alla riqualificazione di uno spazio da dedicare alla ripresa e alla ricollocazione di oggetti e mobili usati.
Il progetto è realizzato con la collaborazione di Caritas, Comune di Jesi, Orto del sorriso, Croce rossa di Jesi, Jesi Clean, Legambiente e la Fondazione Michele Scarponi, e si avvale di un contributo di 77 mila euro ricevuto grazie ad un bando della Fondazione Cariverona.
“La fondazione Cariverona ha emesso un bando sulla rigenerazione urbana che avrebbe potuto potenziare quello che già stavamo facendo qui alla Caritas” – ha spiegato Mariangela Boriani, presidente dell’Ufficio progetti del Centro Servizi Caritas jesina. “Il progetto prevede la ristrutturazione di un immobile del comune situato all’interno del Centro ambiente che funzionerà da centro di stoccaggio – si tratta di un capannone al Campo Boario, in Viale don Minzoni, che il Comune darà alla Caritas in comodato d’uso -, insieme ad alcune iniziative di sensibilizzazione realizzate dalle Associazioni aderenti“.
Tra queste, alcune attività di Jesi Clean dedicate al tema dell’economia circolare, laboratori sulla riparazione della bicicletta da parte della Fondazione Michele Scarponi o laboratori dedicati al riuso e destinati ai bambini con Legambiente.
Il progetto avrà durata di due anni ed è già stato avviato con l’arrivo di dicembre. Il centro del riuso sarà invece terminato per aprile e operativo da maggio. Non sarà ad accesso libero dei privati cittadini ma sarà la Caritas a dialogare con coloro che vorranno donare mobili usati, andare a verificarne l’idoneità ed occuparsi della ricollocazione presso le famiglie che ne hanno bisogno.